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Sindromi da morte improvvisa in rete

02 Aprile 2014

Sindromi da morte improvvisa in rete

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Internet è velocissima, ma le scomparse non annunciate – di persone e servizi – trasformano la rete in palude di mezze verità.

Due giorni dopo la giornata mondiale del backup si parla ancora di TextDrive, provider che anni fa si autofinanziò vendendo abbonamenti vitalizi (duecento dollari per sempre, scriverebbe Vodafone) ed è sparito da poco.

Cambiare piattaforma di hosting quando il tuo sito si spegne a sorpresa non è istantaneo e può certamente essere semplice, ma a patto di disporre di un buon backup. Qualcuno non lo aveva e in questi giorni fa affidamento sull’abnegazione di un ex dipendente di TextDrive che cerca di salvare il salvabile e, ove esistano, recuperare tarball di backup da Glacier.

Ieri, primo aprile, il quotidiano Le Monde ha annunciato con un tweet la morte dello storico medievale Jacques Le Goff:

La stampa italiana ed europea ha cavalcato la notizia con coccodrilli (necrologi preparati in anticipo) su ogni sito. Solo che a un certo punto l’articolo di Le Monde è sparito provocando perplessità. Fino alla sua ricomparsa è aleggiato su tante pagine commemorative lo spettro del critico illustre di Achille Campanile ne Il povero Piero:

Sedeva permanentemente nel proprio ufficio, alla scrivania, con la guancia appoggiata al palmo della mano, in attesa delle notizie di luttuosi eventi, con aria triste e annoiata. Non appena la notizia gli veniva portata, a voce o in un fonogramma di due righe, egli s’illuminava tutto, s’animava, pareva ringiovanito di dieci anni, mentre due grossi lagrimoni gli scorrevano lungo le guance incavate a inumidire la lunga barba michelangiolesca ed egli atteggiava il volto a un’espressione di dolore affettuoso […] Senza por tempo in mezzo, dava di piglio alla penna e, in men che non si dica, vergava l’elogio funebre tutto d’un fiato […] Indi l’illustre uomo […] tornava in ufficio e si rimetteva alla scrivania, con la guancia sul palmo della mano, ad aspettare un altro luttuoso evento.

Per qualche minuto Le Goff è stato sul web come il gatto di Schrödinger, né vivo né morto in attesa di osservazioni più dirette. La sua scomparsa e quella di TextDrive dimostrano come la morte improvvisa sia difficile da gestire anche nel tempo iperreale della rete, capace di dilatare all’infinito ogni istante e per questo condannata a non poter mai dire la nuda verità, solo un depositato di commenti infiniti.

Vorremmo molto un backup di Jacques Le Goff.

L'autore

  • Lucio Bragagnolo
    Lucio Bragagnolo è giornalista, divulgatore, produttore di contenuti, consulente in comunicazione e media. Si occupa di mondo Apple, informatica e nuove tecnologie con entusiasmo crescente. Nel tempo libero gioca di ruolo, legge, balbetta Lisp e pratica sport di squadra. È sposato felicemente con Stefania e padre apprendista di Lidia e Nive.

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