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One Laptop Per Child vince per appiattimento

27 Marzo 2014

One Laptop Per Child vince per appiattimento

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Il progetto di un portatile per ogni bambino avrebbe esaurito la spinta propulsiva. Rimane da fare, ma il principio si è affermato.

Dopo otto anni di sviluppo tra perplessità e autentiche invenzioni, sembra che il progetto del portatile da cento dollari propugnato da Nicholas Negroponte del Massachusetts Institute of Technology sia arrivato a fine corsa.
Almeno è l’impressione che traspare da un articolo intitolato Addio One Laptop per Child pubblicato su OLPC News e nel quale si descrive una situazione di sostanziale abbandono:

Con l’hardware ben oltre l’aspettativa di vita prevista, la difficoltà di trovare parti di ricambio e zero supporto da parte dell’organizzazione One Laptop per Child, è tempo di guardare in faccia la realtà. Il portatile XO-1 è storia. Tristemente vale anche per Sugar. […] OLPC Boston è completamente sparita. Niente personale, niente consulenti, neanche un ufficio fisico. Da tempo Nicholas Negroponte si è spostato sul progetto di alfabetizzazione globale X-Prize.

La notizia è in parte sensazionalistica (tanto che ha ricevuto risposta) e in parte fondata. OLPC è ancora attiva a Miami e si occupa ancora di consegne importanti del portatile in nazioni come Costa Rica, Perù, Ruanda e Uruguay. Ha anche concesso una licenza commerciale a Sakar/Vivitar per la produzione di una tavoletta XO.
One Laptop per Child è nata sul sogno di Negroponte di portare l’informatica ai bambini poveri del mondo. E l’ha portata, tra l’incredulità di molti scettici. Certo erano qualcosa in più dei cento dollari simbolici, ma è stato un successo. Un’interfaccia originale e innovativa, la carica a mano, il funzionamento in mezzo alla polvere e alla povertà, a quel prezzo; nessuno ci credeva, è accaduto.
Contemporaneamente, tutti è una parola grossa. I portatili prodotti sono attorno a due milioni e mezzo. Una goccia nel mare. Comprensibile che Negroponte abbia deciso di puntare a un bersaglio più grosso, anche perché i geni, più avanza l’età, più allargano la portata dei loro piani.
Del resto sono arrivate le tavolette. Nella sola Thailandia il programma ne ha piazzate centinaia di migliaia in pochi mesi, a meno di cento dollari. Missione compiuta, pensa un Negroponte, e si sposta su una sfida successiva. Lo schermo piatto è il portatile definitivo.
Senza togliere valore al sorriso e all’entusiasmo di quei due milioni e mezzo di bambini, che magari raddoppiassero domani, con ogni mezzo, anche senza il marchio OLPC. Certamente senza OLPC News, che ha chiuso i battenti settimana scorsa.

L'autore

  • Lucio Bragagnolo
    Lucio Bragagnolo è giornalista, divulgatore, produttore di contenuti, consulente in comunicazione e media. Si occupa di mondo Apple, informatica e nuove tecnologie con entusiasmo crescente. Nel tempo libero gioca di ruolo, legge, balbetta Lisp e pratica sport di squadra. È sposato felicemente con Stefania e padre apprendista di Lidia e Nive.

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