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La Net Democracy applicata ai Pokémon

27 Febbraio 2014

La Net Democracy applicata ai Pokémon

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Sempre nuove vette nell’arte incessante di perdere tempo su Internet, con possibilità di riflessione politico-esistenziale.

Twitch Plays Pokémon trasmette in streaming una partita di Pokémon governata da chiunque decida di collegarsi al canale di chat apposito: decine di migliaia di persone nella hivemind, la mente collettiva dell’alveare.
L’autore ha predisposto un ritardo tra l’introduzione del comando e la sua esecuzione tra i venti e i quaranta secondi, dunque per fare la cosa giusta bisogna cercare di anticipare che cosa sarà successo nel gioco mezzo minuto più avanti rispetto a quello che si vede. Così Ars Technica descrive il risultato:

Il povero Red [il protagonista] si muove come lobotomizzato […]. Si blocca negli angoli. Gira in tondo, consulta compulsivamente il suo Pokédex e e salva la partita in continuazione. I comandi giungono dal canale di chat più rapidamente di quanto il gioco possa elaborarli e ciò rende il progredire difficile o perfino impossibile, anche senza contare il ritardo preimpostato o l’“aiuto” dei guastafeste. Il risultato è ipnotico quanto privo di scopo.

Il gioco procede lentissimamente, cento passi avanti e novantanove indietro, come documentano un Reddit in diretta e un documento Google condiviso. Certo, se serviva un pretesto per ironizzare sul wisdom of the crowd o sulla germinazione spontanea di forme di collaborazione dal caos, eccone a carrettate. La vendetta delle scimmie di Eddington.
C’è qualcosa da dire anche sulla democrazia della rete. Alla modalità classica, in cui il gioco applica gli input in forma grezza, si alterna quella democracy nella quale viene applicato il comando più popolare nei venti secondi precedenti. Per entrare in democracy occorre che sia d’accordo l’80 percento dei votanti. Per passare alla modalità classica serve la metà dei consensi. In democracy è possibile elaborare programmi di governo, ossia sottoporre al gioco sequenza di più comandi. Il commento di Ars:

Twitch Plays Pokémon potrebbe riassumere la condizione umana: un gruppo unito da una causa comune che fatica e sbaglia nell’eseguire i compiti più elementari. Vogliamo la stessa cosa e impieghiamo uno sforzo erculeo per finire dove eravamo partiti, se va bene. Senza neanche considerare quelli che badano unicamente a sé.

Come conclude il sito, possiamo vedere il meglio e il peggio dell’era di Internet: la creazione di entità dalla crescita virale e organica, per puro passaparola, capaci di fornire intrattenimento infinito e sprecare un numero impressionante di ore/uomo senza scopo evidente. Guardarlo per cinque minuti (e riuscire a smettere), tuttavia, è istruttivo.

L'autore

  • Lucio Bragagnolo
    Lucio Bragagnolo è giornalista, divulgatore, produttore di contenuti, consulente in comunicazione e media. Si occupa di mondo Apple, informatica e nuove tecnologie con entusiasmo crescente. Nel tempo libero gioca di ruolo, legge, balbetta Lisp e pratica sport di squadra. È sposato felicemente con Stefania e padre apprendista di Lidia e Nive.

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