Home
Maestri, non maldestri

30 Ottobre 2013

Maestri, non maldestri

di

Il valore dell'artigianalità di eccellenza esiste anche nella programmazione e non serve solo su un'isola deserta.

Non so voi, ma io sono sempre stato affascinato dall’idea di trasferirmi su un’isoletta remota, tanto che durante il mio viaggio sull’isola di Kiwayu ho seriamente pensato che sarei potuto rimanere lì per sempre.

Il problema era che, a differenza di un simpatico compatriota, un ingegnere meccanico che vi si era trasferito definitivamente e che tra una nuotata e l’altra campava riparando i motori dei motoscafi, io – un programmatore – dopo poco in quel contesto sarei morto di fame. L’abilità dell’ingegnere italiano era la migliore sintesi dei concetti di eccellenza tecnica e di artigianalità.

Ed è a questo perfetto mix che anni dopo ho ripensato quando Robert C. Martin, durante il suo keynote tenuto per Agile 2008, ha presentato una proposta per aggiungere un quinto valore al Manifesto Agile: Craftsmanship Over Crap. L’espressione, quasi intraducibile, potrebbe essere resa come Maestri, non maldestri. Martin ne ha sviluppato il significato:

Nello sviluppo software e particolarmente nella scrittura di codice, è più importante concentrarsi su una buona artigianalità che limitarsi a raffazzonare codice funzionante, ma mediocre.

A riprova che l’eccellenza e l’artigianalità, unite a una buona capacità di trovare un business model sostenibile, producono risultati di rilievo, leggiamo dal post di Mike Perham Come guadagnare centomila dollari con il software lavorando duro:

Nell’ultimo anno ho venduto circa 140 copie di Sidekiq Pro per 70 mila dollari. Presumendo di avervi investito fin qui 700 ore di lavoro, sono cento dollari l’ora. Successo! Inoltre le vendite sono salite man mano che Sidekiq è divenuto più diffuso e pervasivo e ora si aggirano sui centomila dollari l’anno.

In definitiva, considerato che l’ubiquità della rete rende possibile lavorare letteralmente da dovunque e che il cloud permette di creare servizi Internet anche complessi senza mai sfiorare un server fisico, quello che manca per vivere felici su una isoletta è solo l’abilità di programmatori appassionati. E se poi l’isoletta non vi attirasse, essere maestri, non maldestri sarà utile anche qui.

L'autore

  • Andrea C. Granata
    Andrea C. Granata vanta oltre 25 anni di esperienza nel mondo dello sviluppo software. Ha fondato la sua prima startup nel 1996 e nel corso degli anni si è specializzato in soluzioni per l'editoria e il settore bancario. Nel 2015 è entrato a far parte di Banca Mediolanum come Head of DevOps, ruolo che oggi ricopre per LuminorGroup.

Iscriviti alla newsletter

Novità, promozioni e approfondimenti per imparare sempre qualcosa di nuovo

Gli argomenti che mi interessano:
Iscrivendomi dichiaro di aver preso visione dell’Informativa fornita ai sensi dell'art. 13 e 14 del Regolamento Europeo EU 679/2016.