Home
Ecco come sia possibile fare a meno di Amazon

23 Settembre 2013

Ecco come sia possibile fare a meno di Amazon

di

Il gran rifiuto di una piccola casa editrice suggerisce vie possibili di sviluppo e crescita anche all'ombra del gigante Bezos.

Barefoot Books è una casa editrice indipendente statunitense di libri per bambini e ragazzi. Lo scorso maggio ha deciso di interrompere i rapporti commerciali con Amazon nel Nordamerica e nel Regno Unito.

Questo è il paragrafo iniziale dell’articolo con cui Nancy Traversy di Barefoot ha comunicato la scelta dell’editore sul proprio blog aziendale:

Noi di Barefoot Books crediamo che piccolo sia bello. Siamo nati come piccola impresa familiare e siamo cresciuti fino a diventare un premiato editore indipendente di portata internazionale di libri per bambini e ragazzi. Ci impegniamo per la difesa della diversità economica e culturale e questo si riflette nelle nostre scelte editoriali e nel nostro modello di business. E proprio perché è questa la filosofia su cui abbiamo fondato la nostra azienda, che abbiamo deciso di porre fine ai nostri rapporti con Amazon.

Alla radice c’è soprattutto un modo radicalmente diverso di intendere il mercato. Barefoot Books – che nel 2006 aveva già abbandonato Borders e Barnes & Noble, vedendo diminuire i resi e crescere i profitti – fonda la sua strategia commerciale su un branding molto forte, sulla vendita diretta e – attraverso la rete di librerie indipendenti e il proprio sito Internet – sul programma Ambassadors, che consente a chiunque di diventare rivenditore dei prodotti Barefoot Books, sia attraverso eventi rivolti alla propria famiglia e alla propria comunità di riferimento, sia online.

L’importanza data alla comunità dei lettori – che diventano rivenditori e sostenitori attivi del brand – è resa possibile dalla qualità dei prodotti, dall’autenticità delle intenzioni – Barefoot Books intende continuare a essere una piccola casa editrice indipendente – e da una visione economica che supera completamente il concetto di mercato di massa.

Invece di tentare di vendere indiscriminatamente a chiunque, Barefoot Books basa la sua strategia sulla consapevolezza: sa chi sono i suoi lettori – i suoi clienti di riferimento – e si rivolge esclusivamente a loro. Si tratta di un’ottima applicazione pratica della teoria dei mille fan formulata da Kevin Kelly, e allo stesso tempo anche di quello che la maggior parte delle case editrici generaliste non è in grado di fare e per cui faticano così tanto a mantenersi in salute.

Vendere a un pubblico indifferenziato – vendere a tutti significa questo – è uno sforzo immane e incredibilmente costoso, sia in termini economici che di tempo e impegno. Oltre a questo, è anche incredibilmente inefficiente. In un contesto in cui è semplice costruire relazioni dirette con i propri lettori ideali, rendere disponibili i propri libri alla cieca, semplicemente sperando che qualcuno li noti e li compri, non è soltanto una scelta miope: è una scelta sbagliata, che costringe ad affidarsi a chi ha il monopolio di fatto della vendita e della distribuzione, Amazon.

La quale, dal canto suo, agisce esattamente come erano soliti agire i media e le concessionarie di pubblicità prima del web: promette di raggiungere un numero molto alto di persone – cosa in effetti potenzialmente vera – ma sfavorisce in tutti modi il contatto diretto tra chi vende i prodotti e chi li desidera comprare. Il suo successo si basa su questa opacità e intedeterminatezza, oltre che sulla portata globale. Le case editrici sono portate a pensare di non poterne fare a meno, a considerare Amazon un intermediario essenziale per raggiungere i loro lettori, che per ragioni per me molto difficili da comprendere continuano a ritenere irraggiungibili in altro modo.

Iniziare a far parte della comunità di interessi dei propri lettori è mettersi in condizione di compiere finalmente il passo più difficile: smettere di dare Amazon per inevitabile, smettere di impiegare le proprie energie per capire come stare in piedi difendendosi da Amazon – nonostante Amazon – e decidere di tagliare fuori direttamente chi danneggia il proprio business. Eliminarlo dal quadro, mettersi nelle condizioni di agire come se non esistesse, conquistare la propria indipendenza.

L'autore

  • Ivan Rachieli
    Ivan Rachieli, 30 anni, laurea in letteratura russa, master in editoria. Ha lavorato in GeMS con gli ebook, e in ZephirWorks con le applicazioni web. Un giorno mollerà tutto e se ne andrà sul lago Bajkal, per dedicarsi finalmente alle cose serie, come ad esempio la caccia col falcone. Se avete voglia di conoscerlo meglio, potete fare due chiacchiere con lui su Twitter @iscarlets o leggere il suo blog.

Iscriviti alla newsletter

Novità, promozioni e approfondimenti per imparare sempre qualcosa di nuovo

Gli argomenti che mi interessano:
Iscrivendomi dichiaro di aver preso visione dell’Informativa fornita ai sensi dell'art. 13 e 14 del Regolamento Europeo EU 679/2016.