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In medio stat Chromebook

27 Marzo 2013

In medio stat Chromebook

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Se i portatili convenzionali sono ingombranti, soprattutto nel software, e i tablet hanno limiti di input, c'è spazio nel mezzo.

Per capire se un nuovo modello di computer abbia effettiva fortuna commerciale, poche osservazioni empiriche battono la lista degli oggetti più venduti su Amazon, dei portatili per essere specifici ed entrare in argomento.

La classifica è dominata mentre scriviamo da laptop tradizionali, con schermo da quindici pollici, il che rende ancora più sorprendente la performance registrata lo scorso gennaio dal Chromebook di Samsung, capace con il proprio schermo da 11,6 pollici e il sistema operativo Chrome OS di superare tutti in graduatoria per alcune settimane. Questo il commento di uno dei siti che aveva dato la notizia, ExtremeTech:

Chrome OS e l’hardware che lo aziona hanno ancora molta strada da percorrere prima di divenire dominanti, ma è chiaro che i sistemi operativi grossi e gonfiati come Windows e OS X siano al tramonto.

Visto il declino dei netbook (accreditati di un grande avvenire e oggi defunti, nonché caratterizzati da uno schermo vicino per dimensioni a quello del Chromebook), la cosa ha spiazzato gli analisti. Ma ci sono sicuramente alcuni importanti elementi a favore del prodotto Samsung.

Il primo consiste nella qualità del prodotto rapportata al prezzo che, dove è disponibile, è di 249 dollari. Il display come detto è di 11,6 pollici e come processore viene offerto un modello dual core (a doppia unità di elaborazione) con due gigabyte di RAM. Il sistema operativo Chrome OS di Google permette di accedere alle classiche funzionalità office di Google con la possibilità di memorizzare i dati in cloud.

Considerato l’insieme, sembra che sia nata l’esigenza di una via di mezzo tra il normale PC ed il tablet. Il primo è sicuramente ingombrante, mentre il secondo dispone di una interfaccia sicuramente non adatta all’input dei dati. Ora che la rete sta diventando sempre piu’ accessibile e il cloud diminuisce il proprio costo, forse saranno proprio questi i dispositivi del domani per il nostro lavoro in mobilità.

L'autore

  • Massimo Carli
    Massimo Carli, dopo essersi occupato per più di dieci anni di applicazioni enterprise in ambiente Java, nel 2003 ha iniziato a interessarsi alle applicazioni mobile, sviluppando per dispositivi Blackberry, iOS e Android. Ha lavorato come Software Engineer per Yahoo! e Facebook ed è attualmente Lead Mobile Engineer per Lloyds Banking Group.

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