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Monti tv, come cambia il cuore di Roma

06 Aprile 2011

Monti tv, come cambia il cuore di Roma

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Viaggio nelle web tv iperlocali italiane. Prima tappa a Roma, in un rione storico della città, dove dal 2004 una redazione a conduzione familiare racconta il mondo che cambia con gli occhi e la sensibilità del quartiere

Una tv di rione a conduzione familiare, realizzata con professionalità sin dal 2004, quando la banda era (ancora) poco larga anche nel centro della Capitale. Siamo nel cuore di Roma, nel rione Monti, in quella zona tra l’Esquilino e i Fori Imperiali. La Roma della storia, ma anche delle storie. Quelle quotidiane, di artigiani che stanno per abbandonare la bottega e dei “monticiani” orgogliosi di esser lì da una vita. A raccontare queste storie ci pensa Monti Tv, una piccola web tv. Ad accenderla quasi quotidianamente è Maria Alessandra Scuderi, “monticiana” doc. «È un rione meraviglioso, ogni vicolo ha qualcosa da raccontare. Un tempo era la città vecchia, oggi è la parte più in e un po’ snob di Roma», afferma l’ideatrice del progetto.

Canale di informazione e di denuncia, quello di Maria Alessandra: «Qui si aprono gelaterie e si chiudono le falegnamerie a conduzione familiare. Monti tv documenta gli ultimi artigiani, quelli che hanno la bottega da una vita e ora la stanno per chiudere». Il modello di business è quello delle inserzioni pubblicitarie degli esercenti del territorio, delle piccole e medie imprese che amano Roma e la sua storia. Una web tv a conduzione familiare, scrivevamo: ad aiutare Maria Alessandra ci pensa mamma Angela, che non perde una delle tante presentazioni di mostre e musei, conferenze stampa e iniziative del rione.

Benvenuta Alessandra, innanzitutto partiamo dal rione tanto amato…

Hai detto bene, si tratta di rione e non di quartiere. Il termine rione è una volgarizzazione del latino regio ed era utilizzato sin dal Medioevo per indicare le zone del centro storico di molte città italiane, fra cui Roma. Monti è il rione più esteso di Roma, che fino al tardo ‘800 comprendeva anche una gran parte dell’attuale Esquilino, Viminale, Celio, Quirinale, Castro Pretorio. Alcune delle zone più note sono la Domus Aurea, i Mercati Traianei, i Fori Imperiali e la Suburra.

Orgoglio romano….

Il popolo di Monti ha sempre rivendicato di essere “più romano” degli abitanti di qualsiasi altro rione. Qui si parlava addirittura una varietà del dialetto romanesco, il monticiano.

Ci racconti perciò cosa propone la tua micro web tv? Che cosa racconta, quando è nata?

La mia web tv nasce nel 2004 per fotografare i cambiamenti in corso nel rione, da zona della romanità a metà ambita della “Roma bene”. Oggi racconta la storia di Roma, della sua cultura e della sua arte e di quanti la vivono tutti i giorni partendo da diverse angolazioni: dalle curiosità popolari alla voce degli abitanti con i loro ricordi. Monti Tv dà spazio anche agli artigiani e ai commercianti che con le loro attitudini e attività caratterizzano il territorio; portando alla luce l’opera di giovani artisti emergenti che difficilmente riescono a trovare spazio.

Innovazione ma anche tradizione? Esistono ancora le botteghe artigiane al rione Monti?

Sì, anche se da quando abbiamo cominciato abbiamo visto chiudere una decina di attività senza vederne nascere nessuna…

Chi la realizza giorno per giorno?

La mia squadra è straordinariamente familiare! Ci sono io, mia madre Angela e un paio di amiche giornaliste

Chi guarda Monti tv?

Soprattutto ex monticiani che si son dovuti trasferire in altre zone di Roma e cercano di mantenere un rapporto con il territorio.

Chi non ti aspettavi proprio che avrebbe visto Monti tv, e invece…?

L’ex sindaco di Roma Walter Veltroni, che in una conferenza stampa ha recitato il nostro slogan “Monti Tv per saperne di più”!

Mai avuto pressione politiche, nella città più politica per antonomasia?

Hanno provato a utilizzarci, ma senza grandi risultati. Forse è per questo che non abbiamo mai avuto nessun tipo di finanziamento.

La giornata tipo di una videomaker metropolitana?

Una giornata tipo non esiste ci lasciamo guidare dalla vita della città tornando poi sempre in redazione per confezionare il servizio del giorno.

Il servizio di cui sei più orgogliosa?

Quello sulla morte del “barbone del rione” dove le immagini parlano da sole e testimoniano la differenza di Monti con i quartieri dormitorio che si moltiplica a Roma, da noi il calore umano ancora si sente sia nei momenti di gioia che in quelli tristi.

Quello che avresti voluto cancellare (ma che poi hai mandato online)?

Un servizio a “un’artista” che si è poi lamentato della musica di sottofondo che avevamo inserito nella sua intervista.

Quel servizio di denuncia che poi ha cambiato le sorti del rione?

Abbiamo seguito lo sfratto della “casa delle bambole”, negozio storico di Roma. La famiglia è dovuta andar via dal locale storico ma il Comune le ha assegnato uno nuovo. Non saremo stati decisivi, ma sicuramente abbiamo fatto un po’ di rumore e la signora Cesaretti ancora ci ringrazia.

Quel servizio che hai bucato e invece quello che hai realizzato perchè hai preso la volo la camera e premuto rec?

Poche sere fa tornando a casa dopo uno spettacolo teatrale ho visto un incidente tra un tram e un autobus a vicino al Colosseo il mio primo pensiero è stato ”No! Ho la telecamera nel portabagagli”, ma ormai era già tutto finito. Ho fatto in tempo invece un anno fa quando siamo rimaste bloccate su un autobus elettrico da una macchina in doppia fila e mentre i passeggeri spostavano di peso l’auto io riprendevo l’ennesimo segno di inciviltà.

Tu vai in onda anche su una tv locale. Meglio guardare Monti tv sul web o sul televisore di casa?

Beh, direi meglio guardare Monti Tv! Il pubblico di Roma Uno è un pubblico più anziano e attento alla città di Roma, mentre il pubblico della web tv è più giovane e interessato ad argomenti specifici come l’artigianato o gli eventi che si svolgono sul territorio.

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