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Ustream e la televisione su misura

30 Gennaio 2009

Ustream e la televisione su misura

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In diretta online grazie a Ustream, un servizio dalle potenzialità ancora tutte da esplorare

Ustream.tv è un servizio che non solo permette di accedere ai video user generated (e non solo), ma anche di crearli in modalità broadcast – gratuitamente, of course. Se siamo da tempo pieni di software che ci permettono di mandare i nostri video in stream in modalità one-to-one (ad esempio la chat di Gmail o Skype), questo ci permette di mandarli in modalità one-to-many. E, a differenza di YouTube, non ci permette solo di realizzare dei video e archiviarli, ma di creare un vero e proprio canale televisivo “live” aperto a tutti, anche a chi non conosciamo e non ci conosce.

Giusto per fare un test, in meno di 10 minuti mi sono registrato e ho creato un canale televisivo, le cui immagini arrivano in diretta dal portatile che ho sulla scrivania. In modo da poter dimostrare ad amici e colleghi che sì, ogni tanto lavoro e lo si può comprovare in real time su Internet. Anzi, avendo una connessione WiFi, mi si può osservare anche dall’iPhone. Dopo altri cinque minuti avevo messo su gli ultimissimi video dei miei bambini e i miei genitori lontani se li stavano guardando in anteprima in streaming (giuro, appena ho un attimo di tempo, vi faccio il Dvd). E poi mi sono messo a guardare video user generated, ma anche contenuti di qualità professionale o semiprofessionale.

Non voglio qui mettermi a discutere se Ustream sia l’unico, il migliore o il peggiore dei servizi di questo genere. Mi interessa riflettere che con questo genere di servizi abbiamo fatto un altro passo in avanti nella liberalizzazione dei media. Se tutti siamo giornalisti con il blog (o con le varie aree user generated di media come Cnn, Bbc, anche Rai), se siamo tutti fotografi con Flickr o Picasa, oggi siamo potenzialmente tutti dei piccoli Berlusconi, con la nostra piccola e gratuita emittente televisiva (beh, più o meno…).

In teoria il potenziale è grande. Avere l’arma della diretta video, facilmente individuabile nel marasma della rete (basta comunicare un Url) e facilmente accessibile, può dare sfoghi ampissimi al citizen journalism, alla auto produzione culturale, al dibattito. In pratica, siamo sempre di fronte al paradosso che c’è più roba da vedere del tempo che avremmo in 100 vite. Che se la qualità fa sicuramente premio, un ruolo fondamentale ce l’ha la capacità di comunicare, di creare buzz e attenzione per le proprie auto produzioni. In pratica, diventando potenzialmente ognuno di noi un’emittente video, con un proprio palinsesto, possono cambiare un sacco di cose. O forse no. Ma questo è il senso della rete: dare straordinarie opportunità che la gente può decidere di cogliere… o bollare come semplici soluzioni in cerca di un problema che non esiste, che non è avvertito.

Non so. Nel frattempo continuerò a giocare con Ustream (o qualche altra cosa simile). E, a parte cercare di capire se usarlo come sistema di sorveglianza video antifurto per quando vado in vacanza (ma soprattutto per sorvegliare i gatti, che in mia assenza chissà che combinano), mi piacerebbe molto fare qualcosina di più. Magari fare una diretta video di un qualche mio evento di formazione. Aperto a tutti. O mettere in video live un evento social. Se mi viene qualche idea buona, ve la dico. Ma sono sicuro che le idee buone verranno dal pubblico, dalla gente. Da quelli che hanno idee forti alla ricerca di un mezzo con cui esprimerle – che è la parte bella, veramente bella di questo fenomeno che chiamiamo Internet.

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