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The Pirate Bay di nuovo libera

29 Settembre 2008

The Pirate Bay di nuovo libera

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Quel che si dice in Rete. Ordinato il dissequestro di The Pirate Bay, si discute sull'etica, sulle azioni legali e sulle loro ripercussioni e sul futuro digitale dell'intrattenimento. Mentre un'altra nube si addensa all'orizzonte

Dopo un’azione legale portata avanti dagli avvocati Francesco Micozzi e Gian Battista Gallus, con la consulenza tecnica di Matteo Flora, il tribunale di Bergamo ha deciso per il dissequestro di The Pirate Bay. Guido Arata riassume la vicenda, ed è lo stesso Matteo Flora a spiegare il valore di quanto è stato fatto. Secondo Ecletticamente si tratta di un ottimo segnale, che spera possa fare comprendere alle major come sia più utile e produttivo cercare di capire i cambiamenti portati dalla Rete, piuttosto che combatterli. L’accaduto non convince però Roberto Dadda, che trova si sia fatto un po’ troppo rumore, e Stefano Quintarelli, Il quale ritiene che si stiano usando due pesi e due misure, facendo riferimento alla precedente causa intentata da Mediaset contro YouTube. Lo stesso Matteo Flora interviene nuovamente spiegando come si tratti in realtà di due casi del tutto differenti. Intanto pare che si avvicinino tempi duri per Colombo-Bt. Ne parla Daniele Minotti.

Gli altri temi del giorno:

Un nuovo ambiente immersivo si affaccia sulla Rete. Si chiama Nuriel, viene dalla Corea e promette di essere molto meglio di Second Life. Ne parla Antonio Dini.

Giovani Tromboni fa un esperimento i cui risultati la dicono lunga sulla penetrazione dei social network.

Giovanni Boccia Artieri osserva l’iniziativa dei Rem, che educano i loro fan a taggare correttamente il materiale riferito al gruppo in modo da renderlo facilmente trovabile.

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