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Chiuso l’accesso alla baia

12 Agosto 2008

Chiuso l’accesso alla baia

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Quel che si dice in Rete. The Pirate Bay viene bloccato dai provider italiani, e subito si scatena la polemica. I gestori del sito accusano l'Italia di fascismo, molti utenti internet italiani si lamentano. Ma il blocco sembra essere facilmente aggirabile

Da qualche giorno uno dei più grandi tracker BitTorrent del mondo, The Pirate Bay, non è raggiungibile dall’Italia. Cristian Conti documenta la violenta reazione dei gestori del sito, che non esitano a definirci un paese fascista e a criticare il mancato rispetto alla libertà di informazione. Intanto il sito è raggiungibile attraverso un mirror o l’uso di DNS alternativi (come spiega anche MacBlog). Dario Salvelli critica il fatto che l’informazione italiana non si stia occupando della vicenda, e Daniele Minotti offre il suo parere legale, scagionando il governo, contro cui in molti si erano scagliati. Dello stesso parere anche Stefano Quintarelli, certo dell’inefficacia dell’azione. Ma all’estero non sono teneri con l’Italia: è il caso di Mashable che riprende le accuse di fascismo del team di The Pirate Bay. Alessandro Longo indaga a fondo e scopre che, probabilmente, anche chi usa DNS alternativi potrà presto vedersi negato l’accesso al sito.

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