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Il nuovo mercato degli Umpc

28 Luglio 2008

Il nuovo mercato degli Umpc

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L'Asus Eee Pc ha aperto un segmento in cui ora produttori di computer e componenti fanno a gara nel lanciare nuove soluzioni. Sono gli Ultra Mobile Pc, prodotti di nicchia su misura per chi necessita di prestazioni essenziali e massima portabilità

Il pc a basso costo che nelle intenzioni doveva favorire lo sviluppo tecnologico dei paesi in via di sviluppo si sta trasformando in una sorta di gadget tecnologico per gli abitanti della parte fortunata del mondo. Almeno così potrebbe sembrare, visto il successo dei dispositivi di tipo ultra-portatile: computer portatili così piccoli da essere messi in tasca, ma soprattutto a buon prezzo. Certo i progetti che possiamo definire umanitari proseguono nei loro intenti, divisi tra la necessità di sviluppo sociale e tecnologico e le nuove possibilità di colonizzazione dei brand. Girano voci, per esempio, che vorrebbero l’Olpc di Negroponte in vendita nei negozi indiani dal prossimo anno, con l’aiuto della banca mondiale.

Lo sviluppo di dispositivi ultra portatili sta diventando una prerogativa commerciale, tant’è che i grandi produttori cominciano a rivelare i propri prodotti in questo campo. Sia ben chiaro che non parliamo di computer portatili dalla piena potenza e dal costo poco accessibile. Probabilmente chiunque ha necessità di avere sempre dietro il proprio computer portatile vorrebbe uno di quei terminali di ultima generazione con monitor da 13 pollici e processore al massimo grado della scala di potenza. Purtroppo in questo caso il prezzo da pagare è ancora elevato. Ma forse proprio per questo motivo il tecno-gadget è diventato il terminale di tipo Umpc, acronimo per Ultra Mobile Pc. Si tratta di piccoli computer dal costo contenuto, solitamente intorno ai 200 o 300 euro, con dimensioni decisamente ridotte. Ovviamente le prestazioni sono allineate al prezzo. Quindi è più facile inquadrarli come gadget tecnologici che come strumenti di lavoro. Le funzionalità offerte, a dispetto della potenza, sono piene. Questo perché partendo da un sistema operativo Linux gli applicativi utilizzabili sono gli stessi che avete sul computer di casa. Appena pronto Windows XP Embebbed, le difficoltà di utilizzo svaniranno anche per gli utenti meno esperti.

Ad aprire l’idea di questo tipo di terminale probabilmente fu Samsung con una specie di concept-Pc, il Q1, che pur avendo le caratteristiche degli attuali Umpc si presentava come un Tablet Pc, più vicino al concetto di palmare che di portatile. Capostipite dei mini-dispositivi di massa sicuramente l’Asus EEE Pc, che per meno di 300 euro propone un computer dal peso inferiore al chilo con 4 o 8 GB di disco, WiFi e processore da 900 MHz di provenienza Intel. Ad agosto arriverà il misterioso Dell E, del quale si conosce solo il particolare del monitor vicino ai 9 pollici, mentre il prezzo sarà allineato alla concorrenza. Acer ha presentato al Computex l’Aspire One, con processore Intel Atom, disco da 8 GB e schermo da 8,9 pollici. Sono trapelate delle foto di un subnootebook di Fujitsu Siemens, che verrà presentato a breve e sarà allineato alle caratteristiche dell’Eee Pc.

Il fervore creativo delle case che intendono offrire prodotti ultraportatili a basso sta portando una crescita nello sviluppo dei sistemi operativi e dei componenti fondamentali. Infatti la svolta per l’estrema miniaturizzazione a buon prezzo va cercata proprio nell’abbassamento dei costi di produzione di alcuni componenti. Gli hard-disk a stato solido guidano l’innovazione. Fino ad ora l’unica possibilità era ricorrere a memorie di massa (o hard-disk) di tipo ottico e meccanico, basate su testine scrivono e leggono i dati su dei supporti magnetici. Questo tipo di dischi sono la norma e consentono grandi capacità di immagazzinare dati. Per contro le scarse possibilità di miniaturizzazione o di riduzione del peso non favoriscono la ricerca di dimensioni compatte. I dischi di nuova generazione introdotti proprio in dispositivi come l’Eee Pc, sono invece memorie a stato solido di tipo flash: il funzionamento è analogo alle ormai diffuse pen drive Usb. Non hanno meccanica e consentono un grande risparmio di peso e consumi di energia. Per contro ancora non raggiungo capacità di memorizzazione elevate, fermandosi al livello delle chiavette Usb più capienti.

Anche riguardo ai processori siamo in pieno sviluppo. Il giovanissimo Centrino 2 difficilmente arriverà sui dispositivi di questo tipo: per via del consumo e delle dimensioni sarà riservato ai notebook tradizionali. Ma altre soluzioni si stanno diffondendo: il mercato sta per essere colonizzato da Atom e Cell. Atom è il processore di casa Intel destinato agli Umpc; basato sul core Silverthorne offre consumi moto bassi e frequenze da 900 a 1,80 MHz. È conosciuto anche come Centrino Atom e diventerà il brand di punta della strategia Intel per i processori a basso costo e consumo. Cell è il celebre processore che equipaggia la Playstation 3, la cui architettura è frutto di una partnership tra Sony, IBM e Toshiba. Equipaggierà alcuni dispositivi Umpc grazie al basso consumo di energia. Il processore equipaggia alcuni server IBM della famiglia Blade. Questo perché l’architettura del processore consente di raggiungere velocità di clock molto elevate. Amd è un po’in ritardo. ma sta per completare un processore low-cost in grado di combattere con i concorrenti già citati. La frequenza sarà intorno ad 1 GHz. Probabilmente Via Technologies tornerà tra produttori celebri di Cpu ripartendo proprio dai dispositivi ultra-portatili. Ha annunciato recentemente il rilascio del suo processore Nano.

Le proposte sono tante e i produttori stanno facendo a gara per assicurarsi un posto in un mercato che vale diversi milioni di terminali all’anno. Asus ha aperto la strada ed è stata seguita dai concorrenti con proposte allineate come fascia di prezzo e prestazioni. Un prodotto di nicchia riservato ai cosiddetti mobile worker sta aprendo il mercato e si sta sdoganando come oggetto di culto dedicato alla ricreazione tecnologica ed alla multimedialità.

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