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Conferenza o non conferenza?

23 Giugno 2008

Conferenza o non conferenza?

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Quel che si dice in Rete. Oltreoceano si ripensa alle conferenze e si cercano consigli per nuovi talk. Intanto, in Italia si pensa alla Rete come un gigantesco impastatore.

Il tradizionale formato “a panel” dimostra ogni giorno di più la sua obsolescenza. Per questo nascono sempre più spesso esperimenti di unconference, conferenze alternative, come per esempio i Barcamp. Dave Winer, che per primo ha provato a innovare il format, cerca di riassumere i punti salienti di una conferenza alternativa. «Penso che le conferenze», spiega, «possano essere luoghi dove le persone si sveglino, più che addormentarsi». Anche Seth Godin riflette sulle conferenze, proponendo un formato simile a quello di Winer, ma centrato più sugli argomenti che sugli speaker.

Nel frattempo alcuni speaker si preparano per Reboot, un’unconference che ha avuto molto successo nella scorsa edizione. È il caso di David Weinberger, che offre un colpo d’occhio sul suo talk a proposito di Babbage.

Gli altri temi del giorno:

Ziokendo riflette sulle NAT e sul problema degli IP, spiegando perché prima del traffic shaping abbiamo qualcosa di più urgente a cui pensare.

Come fare un curriculum per lavorare nel mondo del Web? Lo spiega Vanz, soffermandosi sulle caratteristiche più narrative.

La Rete è un grande impastatore? Federico Giacanelli offre una visione approfondita e non scontata dell’Internet italiana.

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