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La Rete non si tocca

27 Novembre 2006

La Rete non si tocca

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Quel che si dice in Rete. Tutti (o quasi) contro la censura. I videogiochi? A volte sono pericolosi. Un drive di carta

No alla censura. Le recenti dichiarazioni del ministro Fioroni sulla possibilità di controllare i contenuti distribuiti in Rete e i videogiochi ha scatenato un’enorme discussione. Giuseppe Granieri osserva come sarà difficile togliere ai cittadini di Internet i diritti che hanno già acquisito; Alessandro Longo si concentra anche sul tema dei videogiochi e teme che si creino mostri laddove ci sarebbe bisogno di cultura. Mauro Lupi è sulla stessa linea, anche se ritiene necessaria una riflessione su come mai un video di atti di bullismo fosse tra i primi su Google. Layla Pavone lancia un appello in favore della libertà di informazione, mentre Stefano Quintarelli ironizza sui divieti, proponendo di estenderli a tutti i media. Telcoeye osserva come la gratuità di Google potrebbe essere la discriminante per un minore controllo sui contenuti; Stefano Vitta, intanto, propone la redazione di regole per l’utilizzo della Rete. Dello stesso avviso è Dario Bonacina, che definisce Internet una pericolosa “terra di nessuno”. Più critico Barcode, che non si dice sicuro del fatto che non esista un nesso causale tra la possibilità di mostrare a tutti un qualsiasi tipo di contenuto e l’aumento di certi fenomeni.

I veri videogiochi violenti. Nel vespaio di polemiche che stanno suscitando i videogiochi, si leva un altro grido preoccupato. Fabio Giglietto ci parla degli infortuni che il particolare sistema di controllo della nuova console Nintendo può provocare.

Il telefono con la mela. Sembra proprio sia la volta buona per il debutto di Apple nel mondo della telefonia mobile. Luca De Biase analizza le voci in proposito e cerca di prevedere quel che succederà.

Trenitalia e gli sprechi. Vittorio Zambardino ragiona sulle inefficienze di Trenitalia, e fa un esempio di come la tecnologia potrebbe fare risparmiare molti soldi all’azienda.

Il foglio è la nuova memoria di massa. Lo Schiaccianoci racconta la storia di uno studente di ingegneria indiano, che ha inventato un sistema per immagazzinare fino a 256 GB di dati in un semplice foglio A4. La stampante multifunzione sarà il prossimo masterizzatore?

Padroni di un linguaggio. Raffaele Mastrolonardo racconta la singolare storia degli indigeni cileni Mapuche, che accusano Bill Gates di aver violato la proprietà intellettuale della loro lingua. Freddyblog ne riprende le idee, osservando come l’attivismo indigeno sia in aumento nel mondo globalizzato.

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