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Il futuro del mercato videoludico

21 Settembre 2006

Il futuro del mercato videoludico

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Lo scenario dell’intrattenimento elettronico sta per cambiare radicalmente, con nuovi equilibri e grandiosi investimenti con altrettanto vaste percentuali di rischio. I piani di Microsoft, Sony e Nintendo

Il volume di vendita del mercato dei videogiochi è tale da spingere i colossi del settore a enormi sforzi per conquistare quote di mercato, con i nuovi sistemi di gioco. In realtà la questione è molto complicata, dato che la multiforme spinta evolutiva sia sul fronte tecnologico che contenutistico non ha contorni netti, e ognuna di queste case cerca di interpretare il prossimo quinquennio videoludico con un prodotto competitivo. Diverse soluzioni, diverse percentuali di rischio, diversi punti di raccordo tra contenimento dei prezzi e dotazione hardware, che oramai non ha nulla da invidiare ad un computer, prezzo incluso.

La prima casa è Microsoft che, nonostante massicci investimenti per conquistare fette di mercato, è certamente quella che rischia di meno, avendo abbondanti introiti nel pressoché monopolizzato mercato dei sistemi operativi e applicativi da ufficio. La prima Xbox ha conquistato una posizione dignitosa, e la nuova Xbox 360 nel suo anno di vita ha saputo ritagliarsi un suo spazio, anche se il boom sperato ancora non è arrivato. In effetti molti dei videogiocatori sono attendisti, e prima di scegliere quale sistema acquistare vorrebbero tastare le alternative. Tuttavia il vantaggio sul fronte del gioco online, supportato dal collaudato e funzionale servizio Xbox Live!, e la dotazione hardware sembrerebbero fare della casa di Redmond un concorrente temibile. Il parco titoli è infatti folto e decisamente ben assortito, i titoli della redditizia stagione natalizia promettenti e le potenzialità grafiche sicuramente d’avanguardia.

Le mirabolanti, ma poco realistiche caratteristiche tecniche della nuova Playstation sono state infatti rettificate, ed è difficile immaginare un distacco prestazionale così netto anche a fronte di un costo sensibilmente superiore. Quello che è mancato a Microsoft è stata la cosiddetta killer application, termine del gergo videoludico che indica un prodotto così divertente e desiderabile da spingere le vendite della console. Un titolo così rappresentativo ancora manca, ma tra le prossime uscite il più accreditato rappresentante è Gears of War, titolo d’azione in esclusiva Xbox 360 con una realizzazione grafica avveneristica. Non è ovviamente una coincidenza che il lancio del gioco coincida con l’uscita americana della Playstation 3, per una lotta senza esclusione di colpi.

Sony, che i giocatori della “Playstation generation” danno per favorita a priori, è la casa nella situazione più delicata e rischiosa. Benché impiegata in quasi tutte le branche della tecnologia, Sony sta attraversando un periodo molto difficile dal punto di vista finanziario, con una concorrenza spietata sul settore degli elettrodomestici, una supremazia imbarazzante di Apple nel fronte dei player portatili (Sony inventò i walkman, per la cronaca), uno scandalo per la scoperta di pericolosi malware nel Cd audio di Sony BGM. Il settore videoludico è quello più remunerativo, tuttavia è anche quello più competitivo e rischioso, e il mezzo flop della Playstation Portatile (PSP) nel settore cinematografico e le vendite poco soddisfacenti fanno di Playstation 3 una carta indispensabile per la ristrutturazione dell’azienda. Tuttavia nell’ultimo biennio dai trionfali quanto falsi filmati mostrati a Los Angeles dei nuovi giochi in produzione, molto è cambiato. La distribuzione nei negozi è slittata più volte, il prezzo è lievitato, diverse caratteristiche tecniche sono state rimosse per contenerne il costo.

L’ultima picconata è arrivata dall’annuncio dell’ennesimo posticipo per problemi tecnici, che farà perdere al mercato europeo il periodo natalizio, mossa commercialmente disastrosa. Ma anche Stati Uniti e Giappone hanno poco di che gioire, visto che il numero di Playstation 3 che Sony riuscirà a distribuire da novembre è talmente esiguo da non accontentare nemmeno chi aveva già prenotato il sistema. Sony è quindi in una situazione difficile di ritirata strategica, e per salvare la faccia ma soprattutto i clienti dovrà presentare titoli talmente validi e superiori ai concorrenti da farsi perdonare l’ennesimo strafalcione. Playstation 3 sarà anche un lettore di film in alta definizione su supporti Blu-Ray, caratteristica molto interessante ma al momento cara ed elitaria, e con un lancio Usa ed europeo non certamente trionfale in quanto a vendite. Molti sostengono che il Dvd-Video non è ancora morto, ma anzi è al culmine della sua vitalità, e non sarà semplice l’affermazione di nuovi (e più costosi) formati per l’home video.

Il terzo competitor è Nintendo, da sempre nel mondo dei videogiochi ma da parecchio lontano dai grandi nel segmento desktop. A differenza della concorrente storica Sega, che ha dovuto rinunciare a una sua console e ha operato drastici tagli per rimanere sul mercato, Nintendo si è retta a galla grazie alle console portatili, nonostante notevoli qualità dimostrate anche nei sistemi casalinghi. Tuttavia in molti da tempo auspicano un ribaltamento della situazione, che il nuovo Nintendo Wii potrebbe operare. In realtà, nonostante i costosi sistemi avversarsi (parliamo di 400 euro per il modello di punta Microsoft e addirittura 600 per Sony), nei “soli” 250 del Wii è racchiusa una potenziale rivoluzione epocale come non la si vedeva da anni. Il controller di cui è dotato è infatti non il solito joypad, ma una sorta di telecomando con rilevamento spaziale, che può essere mosso e utilizzato ad esempio come una spada, una racchetta o qualsiasi altra cosa la fantasia ci suggerisca. Immaginate di giocare a golf, prendere il vostro telecomando tra le mani e simulare lo swing (ovvero il movimento di tiro) per colpire la pallina: questo è quanto propone Nintendo Wii..

Se è impossibile non provare stima ed ammirazione per la creatività ed il coraggio di Nintendo, la strada percorsa dalla casa di Iwata è tutta in salita. Un sistema di controllo così particolare renderà difficili o impossibili le conversioni dei giochi multipiattaforma, scardinerà totalmente le logiche di quasi tutti i giochi esistenti. Vittoria o morte, volendo citare l’antico grido di battaglia, poiché se il controller non dovesse risultare in fin dei conti utile o versatile quanto sperato, la disfatta del Wii sarebbe inevitabile. La console sarà distribuita nei vari continenti tra fine novembre ed inizio dicembre, rientrando di diritto nella lista dei regali natalizi dell’anno in corso.

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