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Per risparmiare, ci faranno volare senza biglietto

19 Gennaio 2006

Per risparmiare, ci faranno volare senza biglietto

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Progresso e taglio dei costi fanno sparire il tradizionale biglietto cartaceo dalle compagnie aeree. Forse già a partire dal 2007.

Che il biglietto aereo non godesse di ottima salute lo si sapeva già da tempo: da anni molte compagnie aeree low cost hanno deciso di farne allegramente a meno. Ora però la decisione di abolire questo scomodo e ormai troppo costoso pezzetto di carta è stata presa ai più alti livelli: la IATA, l’associazione internazionale dei trasporti aerei, ha deciso infatti la soppressione del tradizionale biglietto che dal 2007 sarà sostituito dal biglietto elettronico.

Tutto iniziò con un’oliva

I motivi della decisione sono da cercarsi negli aspetti economici e nelle complessità organizzative richiesti dal comprovare il nostro diritto al volo con un oggetto fisico – in un’economia dove ormai quasi il 40% dei biglietti sono già in forma smaterializzata (l’email che ci stampiamo e portiamo religiosamente al check-in senza che nessuno si prenda poi la briga di guardarla, non conta – dato che ce la scarichiamo noi e ce la stampiamo col nostro inchiostro).

Quella della soppressione del biglietto “fisico” potrebbe sembrare una trovata, ma non è che l’ultimo passo in una storia di tagli e limature che ha caratterizzato il mondo delle compagnie aeree e delle loro “bottom line” negli ultimi 20 anni.

In fondo possiamo identificare l’inizio del processo con la famosa oliva di American Airlines che, nel 1987, decise di effettuare un downsizing delle insalate servite a bordo dei propri voli – nello specifico rimuovendo un’olivetta da ciascuna porzione. Un’oliva a passeggero portò a un risparmio di oltre 40.000 dollari (di allora) – e mise in moto gli ingranaggi mentali di molti executive aeronautici.

In maniera analoga US Airways ha recentemente deciso di sopprimere i salatini gratuiti finora offerti nei propri voli interni, con l’obiettivo di risparmiare almeno un milione di dollari l’anno (che, per i bilanci delle compagnie, sono noccioline). Bisognerà però poi vedere come evolverà lo scenario dei pretzel, tenendo conto che US Airways si sta fondendo con America West Airlines, dove invece questi caratteristici biscottini salati sono ancora vivi, vegeti e regalati.

Il mondo delle compagnie low cost ha preso una direzione ancora più estrema, sopprimendo non solo l’oliva ma tutta l’insalata e il pasto gratuito; come sappiamo, se vogliamo consumare qualcosa, in questi casi tocca mettere mano al portafoglio, con un sensibile risparmio per i bilanci della linea aerea che rigira parte di questo risparmio su un minor costo del biglietto.

Il futuro potrebbe poi riservarci altre sorprese sul fronte dei tagli e dell’outsourcing al passeggero: da alcune anticipazioni, pare che in un futuro prossimo le compagnie aeree rimuoveranno i sedili di bordo e chiederanno ai passeggeri di portarsi le sedie da casa.

Più tecnologia, meno costi

È in questo scenario di complessiva erosione dei margini e di lotta sui costi che va vista la decisione dell’associazione internazionale di far eliminare i biglietti fisici ai suoi 265 aderenti, risparmiando così al sistema l’onere e la complicazione di produrre oltre 350 milioni di biglietti all’anno, per un risparmio stimato di oltre 3 miliardi di dollari annuali… o di 6,5 miliardi se si aggiungono i risparmi derivanti dalla registrazione elettronica di passeggeri e merci, comprendente l’identificazione RFID dei bagagli ed il check-in via Internet da casa, nel quadro del progetto Simplifying the Business.

La decisione già da anni appariva quasi scontata, visto il grande successo del ticketing via Internet: partito a fine 1995, la praticità di questo sistema ha fatto incrementare rapidamente il numero dei clienti, fino a giungere agli oltre 400 milioni di passeggeri che nel 2005 hanno comprato online il loro biglietto.

L’agonia del biglietto potrebbe però essere più lenta di quello che spera la IATA: sicuramente lo sviluppo sarà rapido nei paesi occidentali ma l’obiettivo di eliminare la carta non sarà probabilmente raggiunto in tempi così brevi in zone come l’Africa o l’Asia.

Ma forse voleremo proprio gratis… se ce la sentiamo di rischiare

Ci potrebbe però essere in vista una evoluzione ancora più radicale dello scenario, se decolla il progetto di gambling aereo di Ryan Air.

Secondo quanto annunciato dalla compagnia aerea, i pionieri irlandesi del low cost stanno lavorando per introdurre i giochi d’azzardo sui propri aeroplani.

Se il progetto andasse in porto, si potrebbe arrivare alla soppressione del biglietto, nel senso che la linea aerea potrebbe farci viaggiare senza farci pagare… sicura di moltiplicare di gran lunga i propri ricavi grazie alle inevitabili perdite al gioco dei viaggiatori; passando quindi dal modello “passeggeri paganti” al modello “passeggeri spennati”.

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