Questi i dati diffusi da uno studio pubblicato da Strategy Analytics, secondo cui il sud coreano Samsung Electronics, al contrario, ha perso quote di mercato, mentre quelle del suo connazionale LG Electronics sono restate stabili.
“A causa del loro portafoglio più limitato di telefoni entry level, Samsung e LG sono stati esclusi da una buona parte della crescita avvenuta nei mercati emergenti”, spiega Neil Mawston, analista della società di ricerche.
Che si tratti dell’America latina, dell’Europa centrale o dell’Africa, questi mercati sono caratterizzati da un numero elevato di primi acquirenti che cercano apparecchi semplici, e questa tendenza dovrebbe continuare fino alla fine dell’anno.
I volumi d’affari più elevati di Nokia e di Motorola permettono loro di proporre telefoni entry level a un costo inferiore rispetto ai competitor coreani e, sempre secondo Strategy Analytics, circa 188 milioni di telefonini sono stati venduti nel secondo trimestre nel mondo, cioè il 18% in più rispetto al trimestre corrispondente del 2004.
Nokia, numero uno mondiale, controlla il 32,3% del mercato. Questo significa una crescita, per la società finlandese, di 1,1 punti percentuali rispetto al primo trimestre. La sua rivale americana Motorola ha aumentato la quota di mercato di 1,3 punti con un tasso di penetrazione al 18%. Risultati così strabilianti che i due leader mondiali raggiungono, per la prima volta, una quota di mercato aggregata di oltre il 50%.
Samsung, al contrario, ha visto il suo tasso di penetrazione arretrare al 13%, contro il 14,2% nel primo trimestre, e quello di LG è rimasto stabile al 6,4%.
Per tutto il 2005, Strategy Analytics quantifica il mercato mondiale in 775 milioni di prodotti, un settore in cui la lotta per la supremazia sarà, dunque, sempre più agguerrita.
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