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Acquisti sicuri su Internet

25 Marzo 2005

Acquisti sicuri su Internet

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Che cosa controllare sui contratti? Quali i siti Web sicuri? A queste e ad altre domande risponde la prima raccolta provinciale italiana degli usi nel settore del commercio elettronico realizzata dalla Camera di Commercio di Milano

È stato redatto un testo che fissa una serie di principi generali che si applicheranno a tutti i contratti di fornitura di beni e/o servizi conclusi online.

Innanzitutto è bene sapere che le comunicazioni commerciali, le offerte promozionali, i giochi e i concorsi a premi devono essere chiari e attestare prontamente e visibilmente la loro natura. Il contratto può essere visto, stampato e conservato anche senza che questo obblighi a ordinare. Ma, se si decide di acquistare, attenzione alla conferma d’ordine perché deve riportare: identificazione dei prodotti/servizi ordinati e quantità, prezzi unitari e complessivi, modalità di pagamento e di consegna prescelte dal consumatore, tempi e costi per la consegna ed eventuali costi e oneri accessori a carico del consumatore.

Inoltre, è previsto che il prestatore metta a disposizione del consumatore un contatto diretto (numero telefonico, fax, indirizzo, e-mail) in caso di reclami o richieste di assistenza. Ogni sito deve riportare, poi, le procedure di sicurezza della connessione, adottate per le transazioni in rete, con apposita simbologia; quindi occhio anche alle certificazioni, ai codici di condotta e ai loghi che i siti Web espongono, sono segni distintivi che ne attestano la serietà.

Tutte queste nuove regole sono disponibili nella “Raccolta provinciale degli usi 2005 – usi nei contratti di fornitura di beni e/o servizi conclusi online tra fornitore e consumatore”, redatto dal servizio regolazione del mercato della Camera di commercio di Milano, che fino alla emanazione di una normativa costituiranno strumento valido di integrazione e interpretazione della materia in esame.

“È stata svolta, parallelamente all’accertamento degli usi – ha commentato Pier Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di Commercio di Milano – un’azione di controllo dei siti più significativi dei settori: alimentare, turismo, cosmesi, elettronica, spesa in generale e biglietteria, alla luce del rispetto della normativa sulle clausole vessatorie, sulla privacy e in generale sulla trasparenza delle condizioni contrattuali. L’esito di questi controlli ha portato la Camera di commercio ad invitare le società che gestivano quei siti che presentavano elementi di scarsa trasparenza ed illegittimità, ad adeguarsi alle linee guida della Camera di commercio. È seguita un’attività di supporto delle imprese a cura del servizio regolazione del mercato, a seguito della quale il 90% dei siti esaminati ha modificato le condizioni contrattuali rendendole può trasparenti e seguendo le indicazioni riportate nel parere della Camera di commercio”.

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