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Via libera ai chip RFID di seconda generazione

24 Gennaio 2005

Via libera ai chip RFID di seconda generazione

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I primi chip di seconda generazione dovrebbero uscire nell'aprile 2005. Questo nuovo standard potrebbe risolvere i problemi d'interoperabilità e di costo di produzione delle etichette elettroniche intelligenti

L’organizzazione EPCglobal incaricata della promozione della tecnologia EPC (Electronic Product Code), ha pubblicato a fine dicembre un protocollo unico d’identificazione delle radiofrequenze nella gamma UHF (da 868 mHz a 956 mHz), per sostituire le due versioni attualmente utilizzate (i protocolli classe 0 e classe 1).

Fra le quattro proposte presentate, c’è la soluzione comune presentata da 13 produttori e fornitori di soluzioni RFID (Radio Frequency IDentification), in particolare Texas Instruments, Philips, Intermec ecc. Questa soluzione, battezzata EPC UHF Generation 2, si basa su una memoria programmabile da 96 byte. Il protocollo supporta una funzione che garantisce l’integrità della comunicazione con il lettore e una kill command da 32 byte per disattivare i codici alla fine del ciclo di vita del prodotto nella catena d’approvvigionamento.

Secondo i suoi promotori, questo nuovo protocollo consente una velocità di lettura di 1.700 etichette per secondo in America settentrionale, e di 800 etichette per secondo in Europa, dove le limitazioni delle potenze d’emissione sono più rigorose (2 W in Europa contro 4 W negli Stati Uniti).

Le prime etichette intelligenti Generation 2 saranno disponibili a partire dall’aprile 2005.

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