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Il voto dei militari statunitensi in missione viaggia online

29 Ottobre 2004

Il voto dei militari statunitensi in missione viaggia online

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I tre stati federali di Missouri, North Dakota e Utah garantiranno ai propri cittadini impegnati in campagne militari oltreoceano di votare via posta elettronica per le presidenziali del 2 novembre 2004, scannerizzando la propria scheda elettorale cartacea e inviandola poi via Internet

Questa procedura ha già sollevato critiche legate ad aspetti di privacy e potenziale corruzione dei risultati reali.

In precedenza i militari all’estero spedivano via posta ordinaria o addirittura faxavano le proprie schede elettorali. Le schede dovevano arrivare nella maggior parte degli stati federati entro il giorno della votazione, e in alcuni casi venivano accettate schede timbrate il giorno delle elezioni. In Florida nel 2000 diversi voti provenienti da oltre oceano erano stati annullati a causa di errati timbri o firme. A tal fine il Dipartimento della Difesa ha raccomandato ai militari impegnati all’estero di votare non oltre il 15 ottobre 2004.
Con il nuovo pilota invece le schede verrebbero scannerizzate, inviate al Ministero della Difesa che poi ha l’onere di “girarle” via fax agli uffici elettorali locali.

In Missouri l’iniziativa nasce dal segretario di Stato Blunt, repubblicano in corsa per il senato, la cui decisione è conseguenza di una serie di lamentele di militari che non avevano potuto votare alle presidenziali 2000.

Un vero e proprio progetto di voto elettronico via mail, finanziato per oltre 22 milioni di dollari, era stato invece abbandonato dal Pentagono nel gennaio 2004, impedendo di fatto la sperimentazione in sette stati (Arkansas, Florida, Hawaii, North Carolina, South Carolina, Utah e Washington) provocando critiche e interrogativi ancora irrisolti, principalmente circa il “colore politico” degli stati coinvolti e l’incertezza che regna in altri (come il Missouri), e in cui pochi voti potrebbero influire pesantemente (statisticamente i militari americani tendono a votare repubblicano).

Per rendere dimensionalmente il fenomeno, infatti, basti sottolineare che i militari statunitensi all’estero sono circa 500 mila (e che 340 mila schede elettorali erano già state recapitate nei luoghi delle varie campagne militari a luglio 2004).

A complicare la questione vi è anche la scarsa cultura di voto che contraddistingue il militare americano: prova ne è che lo stato dell’Indiana ha stampato per ciascun militare impegnato all’estero una “guida al voto per militari oltreoceano” di 38 pagine.

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