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Perché Microsoft soffoca il Tablet Pc

19 Novembre 2003

Perché Microsoft soffoca il Tablet Pc

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Tablet Pc, un anno dopo: vendite scarse, rasoterra l'interesse degli sviluppatori di software. Emergono le vere ragioni non tecnologiche di un flop

Chi non ha la memoria ottenebrata dalle inquietanti immagini di Bill Gates travestito da Neo nella parodia di Matrix presentata pochi giorni fa al Comdex ricorderà un’altra serie di immagini di zio Bill di qualche mese fa: quelle che lo vedevano promuovere in prima persona il nuovo, rivoluzionario Tablet Pc.

Il lancio ufficiale del Tablet Pc Microsoft risale al 7 novembre 2002: è insomma passato un anno, e di Tablet Pc in giro non se ne vedono e non se ne vendono: siamo sotto le centomila unità in tutta Europa, Medio Oriente e Africa, vale a dire meno dell’uno per cento del mercato dei notebook. Non si parla più, come raccontavo perplesso qualche mese fa, di usare i Tablet Pc al posto dei libri nelle scuole, così come non si parla dell’altra supposta (aggettivo, non sostantivo) rivoluzione annunciata a inizio 2003 da Microsoft: l’orologio SPOT che riceve dati via radio, o perlomeno li riceverebbe se si potesse comperare l’oggetto, ora “rimandato” al 2004 dai tre fabbricanti Fossil, Citizen e Suunto.

Sarebbe riduttivo scartarle come due trovate tirate fuori solo per farsi pubblicità, specialmente per il Tablet Pc. Infatti l’idea in sé è tutt’altro che malvagia: i vantaggi in fatto di intuitività e rapidità d’uso di uno schermo sensibile al tatto, sul quale possiamo pigiare un pulsante invece di prendere in mano un mouse per spostare un cursore sullo schermo, sono talmente ovvi che non occorre spiegarli.

Il problema è il costo attuale di questi vantaggi. Un Tablet Pc è sostanzialmente un laptop arricchito da un touch-screen e da un po’ di software, per cui è comprensibile che costi di più di un normale Pc portatile. Stando a Wang Chen-tang, presidente della Acer, mediamente “un Tablet Pc costa 200 dollari più di un notebook equivalente”. Una cifra di tutto rispetto, soprattutto in tempi di vacche magre. Ma la cosa interessante è che il presidente della Acer rivela che di quei duecento dollari “il costo dell’hardware ammonta a 30-60 dollari. La maggior parte della differenza deriva dalla licenza del sistema operativo“.

Troppo peso, non si decolla

In altre parole, il Tablet Pc non costa caro perché è tecnologicamente più complesso: costa caro perché Microsoft vuole guadagnare troppo sulle licenze di Windows XP per il Tablet Pc. Chris Jones, analista di Canalys, società specializzata nell’analisi dei mercati tecnologici che ha pubblicato un rapporto dettagliato sul flop del Tablet Pc, dice esplicitamente che Microsoft “invece di maggiorare il prezzo del sistema operativo dei Tablet Pc, gravando sui costi dei rivenditori e sul prezzo all’utente finale, dovrebbe fare il contrario: agevolare economicamente i rivenditori per aiutarli a far decollare il mercato”. Secondo Canalys, Windows per Tablet Pc dovrebbe essere venduto addirittura a meno del normale Windows XP.

È un sacrificio che Microsoft potrebbe certo permettersi, considerato che i suoi margini di guadagno nel settore dei sistemi operativi sono spettacolari, come testimoniato dai suoi rendiconti più recenti: nel 2003, la divisione Client ha avuto ricavi per 10,2 miliardi di dollari e utili per 8,2 miliardi. In sostanza, per ogni dollaro investito, Microsoft ne guadagna quattro. Non credo esista altra attività legale che possa vantare margini di questo genere.

Purtroppo non è la prima volta che Microsoft inciampa nella propria ingordigia. Ricordate il progetto Mira, ossia il monitor LCD autoalimentato e sensibile al tatto che si poteva portare in giro per casa e restava collegato in modalità wireless al Pc fisso? Un’altra bell’idea, ora ribattezzata Windows CE for Smart Displays e accantonata nel ripostiglio dei fugaci entusiasmi quando Microsoft ha preteso che l’utente pagasse due licenze di Windows: una per il Pc fisso, una per il monitor.

Chi troppo vuole…

Specialmente con l’avvento dei recenti processori a basso consumo, progetti come Mira e il Tablet Pc potrebbero davvero trasformare il modo in cui leggiamo, giochiamo e lavoriamo, introducendo finalmente l’informatica in soggiorno, grazie a un’ergonomia e una mobilità senza pari.

Sarebbe davvero un peccato se l’innovazione, di cui Microsoft si proclama sempre fiera paladina, fosse fermata non da un problema tecnologico, ma da una gretta questione di licenze. Anche perché la concorrenza non sta a guardare: Lycoris offre già un Tablet Pc Toshiba con Linux preinstallato. Allo stesso prezzo di un laptop normale.

L'autore

  • Paolo Attivissimo
    Paolo Attivissimo (non è uno pseudonimo) è nato nel 1963 a York, Inghilterra. Ha vissuto a lungo in Italia e ora oscilla per lavoro fra Italia, Lussemburgo e Inghilterra. E' autore di numerosi bestseller Apogeo e editor del sito www.attivissimo.net.

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