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Microsoft Chat chiude, salvi bambini e portafogli

01 Ottobre 2003

Microsoft Chat chiude, salvi bambini e portafogli

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Da metà ottobre sparirà in tutta Europa l'area chat del portale MSN di Microsoft. Motivazione ufficiale: troppo spam e troppi pedofili. Il colosso di Redmond colora di impegno sociale una mossa commercialmente astuta

MSN Chat, l’area chat di Microsoft, chiude in tutta Europa a partire dal 14 ottobre. Il comunicato Microsoft non lascia dubbi sulle motivazioni ufficiali. “La decisione è stata presa in considerazione del crescente uso inappropriato delle chat, come la massiccia espansione dello spamming e l’aumento della diffusione di contenuti illegali. MSN.it considera la sicurezza dei propri utenti e la tutela dei minori un obiettivo primario.” Per la sicurezza dei nostri bambini, Microsoft è disposta a sacrificare cinquecentomila euro di fatturato, come sottolinea Stefano Maruzzi, direttore generale di Msn.it.

Se seguite da qualche tempo i miei deliri digitali, sapete benissimo che non venero granché la società di Bill Gates (il sentimento è probabilmente reciproco). Però stavolta devo lodare Microsoft per una scelta non solo commercialmente geniale, ma anche socialmente utile.

Prima di passare alle lodi, però, metterei in chiaro qualche dettaglio. La tutela dei minori, come immagino avrete sospettato, è una foglia di fico, e pure piuttosto striminzita. I servizi di chat di Microsoft, e l’intero portale MSN, erano nati come investimento strategico per strangolare AOL, grande concorrente Internet di Microsoft soprattutto negli USA. Pur di fare le scarpe al megaprovider americano, Microsoft ha lasciato che la divisione MSN lavorasse in perdita per anni, rimettendoci per esempio 641 milioni di dollari nel 2002 e altri 299 milioni nell’anno fiscale 2003.

Di fronte a queste cifre, cosa volete che siano cinquecentomila euro (di fatturato, non di profitto)? Un investimento saggio per farsi tanta, tanta pubblicità gratuita e fare in modo che una volta tanto Microsoft compaia nei titoli dei giornali per il proprio “impegno sociale” invece che per l’ennesima falla di sicurezza.

Il guaio è l’investimento strategico in MSN non ha funzionato bene come quello fatto a suo tempo per eliminare Netscape dal mercato dei browser. AOL, a differenza di Netscape, non è affatto schiattata, per cui a Redmond è giunta l’ora di riconoscere la sconfitta e contenere le perdite. Chiudere MSN Chat con la scusa di salvare i bimbi è dunque un modo molto elegante di trasformare una ritirata in una promozione pubblicitaria.

Non saranno delle cime a scrivere software, ma in fatto di marketing quelli di Microsoft battono tutti. Infatti gran parte dei media ha riferito la notizia della chiusura di MSN Chat con straordinaria risonanza, ottenendo il plauso di molte associazioni per la tutela dei minori, senza soffermarsi a notare che combattere la pedofilia chiudendo le chat di un solo provider è come reprimere la prostituzione abolendo i marciapiedi di un singolo quartiere.

Bimbi di serie B

La trasparenza della foglia di fico comincia a rivelare assai più del dovuto se si considera che il blocco di MSN Chat riguarda soltanto l’Europa. Negli USA, in Canada e in Giappone, infatti, la chat andrà avanti, anche se sarà necessario abbonarsi a MSN tramite carta di credito. Ufficialmente questo serve a impedire gli accessi anonimi, come se per un malintenzionato fosse difficile procurarsi una carta di credito e operare sotto falso nome (pensavate che vi avesse davvero scritto la moglie dell’ex capo di stato nigeriano per dividere con voi 26 milioni di dollari?). In questi paesi dunque si può continuare a spammare e irretire su MSN. Basta pagare.

Soltanto in Nuova Zelanda e Brasile, chissà perché, le chat di MSN adotteranno la soluzione che davvero tutela i minori, ossia saranno tutte sorvegliate da un moderatore. Il caso più strano in assoluto è quello di Israele, dove il servizio di chat andrà avanti esattamente come prima. Chissà cosa induce Microsoft a pensare che spammer e pedofili non dimorino in quella terra tormentata. Il fatto che la chat Microsoft israeliana è data in subappalto e quindi non comporta perdite per Redmond è, naturalmente, una pura coincidenza.

La scusa di salvare i bimbi non solo non sta in piedi, ma cade più rovinosamente di un Segway con la batteria a terra quando si prosegue la lettura del comunicato di Msn.it. Qual è la soluzione Microsoft per proteggere i pargoli, beninteso quelli di serie A? Offrire “nuovi e innovativi servizi di comunicazione online, come MSN Messenger. In questo modo i consumatori potranno comunicare e interagire in un ambiente più sicuro”.

Ma davvero? Lanciate MSN Messenger 6.0 e scegliete Contatti, Cerca un contatto, Cerca in base agli interessi. Può darsi che dopo il 14 ottobre le cose cambino, ma per ora questi comandi conducono il vostro browser alle sezioni di Messenger.msn.com, nelle quali è facile scegliere Persone, Amore, 13-19 per trovare tanti adolescenti sentimentalmente vulnerabili, belli pronti e preselezionati. Serviti su un piatto d’argento ai predatori. Se le cose restano così, è difficile argomentare che una migrazione a MSN Messenger migliori la tutela dei nostri giovani creando “un ambiente più sicuro”.

Forse il “più sicuro” si riferisce alla maggior sicurezza di guadagni che MSN Messenger offre a Microsoft rispetto alla chat. La società di Redmond infatti intende farsi pagare da qualunque altra società voglia produrre client compatibili con i servizi di messaggistica istantanea di MSN Messenger. Il che significa che i programmi alternativi a Messenger non potranno essere gratuiti. Volete chattare con utenti MSN tramite Linux o dal vostro cellulare o da provider diversi da MSN? Pagate.

In altre parole, con la scusa di salvare gli innocenti dai pericoli delle chat gratuite si fa pubblicità al nuovo servizio a pagamento. Geoff Sutton, General Manager europeo di MSN, lo dice chiaro e tondo a Wired: la chiusura di MSN Chat “è una decisione basata sulle esperienze dei consumatori, sulla protezione dei bambini e sul nostro investimento strategico per rafforzare MSN Messenger”. Più chiaro di così non si può.

Socialmente utile

Nonostante tutto, la mossa di Microsoft merita la lode non soltanto dal punto di vista del marketing, ma anche da quello della salute della Rete. I vegliardi di Internet fanno fatica a rendersene conto, ma c’è ormai una generazione di utenti che è cresciuta all’ombra di Internet Explorer. Per loro, Microsoft non è un modo per accedere a Internet: Microsoft è Internet.

Scoprire improvvisamente che esistono infiniti altri modi per chattare, senza dipendere dalle soluzioni Microsoft, sarà per loro un’esperienza drammatica ma educativa. È questo il senso in cui trovo socialmente utile la scelta di chiudere MSN Chat: obbliga gli utenti a guardarsi intorno e rendersi conto che possono camminare anche senza la costosa e fragile stampella di Bill Gates. Così facendo, potrebbero notare che esistono alternative a Microsoft anche per molte altre cose, e che la Rete può vivere anche senza farfalline animate e icone svolazzanti. Per un adolescente, nulla è inebriante come la libertà.

L'autore

  • Paolo Attivissimo
    Paolo Attivissimo (non è uno pseudonimo) è nato nel 1963 a York, Inghilterra. Ha vissuto a lungo in Italia e ora oscilla per lavoro fra Italia, Lussemburgo e Inghilterra. E' autore di numerosi bestseller Apogeo e editor del sito www.attivissimo.net.

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