A conclusione di un’inchiesta intrapresa nel settembre 2001, la Commissione ha appurato che, dalla fine del 1999 all’ottobre 2002, Wanadoo aveva commercializzato i suoi servizi ADSL destinati al grande pubblico a prezzi stracciati, per battere i propri concorrenti in quel settore.
In un comunicato reso noto dalla Commissione, si afferma che “tale pratica ha ristretto l’ingresso sul mercato e lo sviluppo della concorrenza, a danno dei consumatori, in un mercato essenziale per lo sviluppo della società dell’informazione”.
Dall’inchiesta è emerso che Wanadoo ha deliberatamente subito delle ingenti perdite, fino alla fine dello scorso anno, al fine di conquistare un mercato in piena espansione.
In questo modo, Wanadoo, nel periodo preso in esame, è passata dal 46% al 72% del mercato degli utenti finali, mentre nessuno dei concorrenti ha oltrepassato il 10%.
Secondo la Commissione, l’abuso di posizione dominante è terminato nell’ottobre del 2002, al momento dell’entrata in vigore delle nuove tariffe applicate da France Télécom, con un ribasso del 30%, che ha permesso uno sviluppo nettamente più rapido e più omogeneo dei servizi ADSL.
Sebbene le pratiche illegali realizzate da Wanadoo siano cessate da circa un anno, la Commissione ha comunque inflitto la sanzione, in funzione della gravità dell’illecito commesso e in quanto ha ritenuto sussistere un rischio di recidiva da parte della società.