Home
Progetto di legge al Senato americano: lo spam è attività criminale

23 Giugno 2003

Progetto di legge al Senato americano: lo spam è attività criminale

di

Mentre in Italia il Parlamento è impegnato in tour de force per approvare leggi “ad personam” che non aiutano la totalità dei cittadini, due agguerriti parlamentari americani iniziano una vera …

Mentre in Italia il Parlamento è impegnato in tour de force per approvare leggi “ad personam” che non aiutano la totalità dei cittadini, due agguerriti parlamentari americani iniziano una vera e propria crociata “bipartisan” contro lo “spam”.
Insieme, hanno depositato un nuovo progetto di legge che ha lo scopo di assimilare l’invio di certi tipi di “messaggi spazzatura” a un’attività criminale.

I due, un senatore repubblicano e uno democratico, Orrin Hatch (nella foto) e Patrick Leahy hanno redatto una legge “bipartisan” che mira a colpire in particolare gli speditori che utilizzano metodi fraudolenti per inondare di “spam” le reti informatiche.

I due senatori ci sono andati giù duri, a cominciare dal nome della legge: Criminal Spam Act, tanto per rendere chiaro il loro punto di vista.

Recentemente, come abbiamo riportato, anche Microsoft si è mossa contro questo fenomeno, dopo che avevano intentato causa (e vinto) alcuni fornitori di accessi americani.

“Le leggi attuali sono insufficienti per contrastare le tecniche sofisticate che usano gli spammer per nascondere le loro identità – ha dichiarato il senatore Hatch, spiegando il senso del progetto di legge – si prendono gioco dei filtri installati dai fornitori di accessi e usano Internet per fare promozione a siti Web pornografici”.

Il progetto di legge, infatti, prevede fino a cinque anni di carcere per gli spammer che inviano messaggi in massa nascondendo la loro identità.

I parlamentari americani si sono sempre mostrati sensibili a questo problema che affligge i privati, come le aziende. Una commissione senatoriale americana sta per approvare un altro progetto di legge anti-spam, anche se alcuni senatori lamentano una scarsa efficacia del provvedimento e sanzioni insufficienti.

Iscriviti alla newsletter

Novità, promozioni e approfondimenti per imparare sempre qualcosa di nuovo

Gli argomenti che mi interessano:
Iscrivendomi dichiaro di aver preso visione dell’Informativa fornita ai sensi dell'art. 13 e 14 del Regolamento Europeo EU 679/2016.