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Gli smartphone batteranno i palmari

28 Marzo 2003

Gli smartphone batteranno i palmari

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Secondo le più recenti indagini di mercato, già nel 2003 le vendite di palmari saranno superate da quelle dei cellulari intelligenti multifunzione

Recentemente le valutazioni finanziarie della società per ricerche di mercato In-Stat/MDR, avevano evidenziato che il mercato dei Personal Digital Assistant dovrebbe trovare nel 2003 un anno di riequilibrio dopo il calo di vendite registrato nel corso del 2002 (da qui al 2007 è prevista una crescita del 18% annuo).

Gartner Dataquest, nel suo rapporto sull’andamento delle vendite del 2002 dei Pda, rilevava, infatti, un calo del 9,1% rispetto al 2001, con 12,1 milioni di unità vendute nel mondo.

Secondo gli analisti, i palmari non hanno avuto il successo disegnato dalle previsioni di mercato perché da un lato l’adozione da parte delle aziende è stata molto più bassa del previsto e quindi il settore business su cui gli investimenti si erano concentrati è andato molto male e, dall’altro, perché il computer palmare è percepito dai consumatori come una tecnologia troppo complessa che richiede un certo impegno cognitivo per iniziare ad essere utilizzata. In pratica è un oggetto che stenta ad affermarsi nel segmento consumer puro.

Si era detto, di fronte a queste considerazioni, che la battaglia tra computer palmari e cellulari smartphone sarebbe stata molto dura; oggi le ultime ricerche di mercato parlano chiaro: gli smartphone avranno sicuramente una capacità di penetrazione tra gli utenti molto maggiore degli handheld computer.

Gli smartphone – anche grazie ai nuovi device targati Orange e Sony Ericsson – si stanno preparando per diventare presto un fenomeno di massa. Venderanno meglio dei dispositivi palmari già da quest’anno, secondo uno studio di Canalys, specializzato in telefonia mobile. Le vendite per il 2003 saranno di 3.3 milioni in Europa, Medio Oriente e Africa (considerando anche Orange SPV e Sony Ericsson P800). I palmari arriveranno invece a 2,8 milioni di unità vendute.

“I produttori stanno trovando la strada più adeguata per combinare le funzionalità dei palmari con l’appeal dei telefonini. Il 2002 è stato solo la punta dell’iceberg del futuro mercato dei cellulari intelligenti” secondo l’analista Andy Buss.

Gli smartphone non vanno confusi con i cellulari multifunzione, che sono una categoria a parte; questi hanno soltanto degli optional come la fotocamera digitale o lo schermo a colori, mentre gli smartphone sono oggetti molto più simili ai palmari come strumenti a disposizione dell’utente.

“Non c’è motivo di avere due oggetti separati in questo caso, le dimensioni sono ormai ridotte per entrambe le categorie, i display uguali. Con la differenza che uno dei due dispositivi è anche un telefono e non ha semplicemente feature di connessione” afferma Chris Jones di Canalys.

Gli smartphone sono dispositivi “discendenti” dai telefonini, con una comunicazione pubblicitaria più facile su cui si stanno investendo milioni euro e con un percorso d’uso meno impegnativo rispetto ai palmari. L’utente che non sfrutta al massimo le funzionalità dello smartphone avrà comunque la percezione di avere comprato un oggetto utile perché si tratta di un cellulare. L’utente che usa il computer palmare solo come un semplice organizer elettronico, penserà di aver fatto un acquisto poco utile.

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