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Elaborazione testi su Linux

14 Marzo 2003

Elaborazione testi su Linux

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Microsoft Word è uno degli applicativi più usati, ma non funziona con Linux. Possiamo farne a meno? Tux, il simpatico pinguino diventato simbolo di Linux ci racconta come ha scoperto un'alternativa altrettanto efficace

Ciao a tutti e bentornati. Io sono sempre Tux e quella che sto per raccontarvi è una storia che risale a qualche tempo fa e, più precisamente, al giorno in cui ho deciso di imparare ad usare Writer: i normali editor di testo non mi bastavano più! Anche in questo caso non pretendevo di conoscerlo a fondo e nei minimi dettagli: mi bastava solamente capire come poter fare le semplici cose di cui avevo bisogno.

Questa volta, però, forte dell’esperienza avuta con Impress, qualche cosa la conoscevo già e così ho iniziato ad esplorare da solo l’interfaccia di questo potente editor di testo. Accedervi non è stato difficile: mi è bastato fare clic sulla icona presente sul desktop per veder apparire davanti a me l’interfaccia di Writer.

Il primo impatto non è stato molto traumatico: in fin dei conti è un editor di testo e chi è abituato a lavorare con programmi di questo tipo sa riconoscere a prima vista tutti gli strumenti di uso comune dei quali ha bisogno. Ah, dimenticavo di dirvi che non c’è stato bisogno di installare nulla di nuovo: OpenOffice.org è una suite, ed ogni suo componente viene installato assieme a tutti gli altri ed è del tutto integrato con ognuno di essi e con le interfacce di sistema.

L’approccio iniziale è andato benino. Tuttavia, siccome sono un pinguino previdente, mi sono detto: “Tux, forse prima di combinare qualche guaio è meglio parlare con qualcuno che sappia indirizzarti sulla strada giusta!”. Si, lo ammetto, quando si tratta del mio sistema forse sono anche un po’ troppo paranoico:-)

Detto fatto, mi sono collegato ancora una volta al canale #al-lug e, ancora una volta, ho trovato V@le. Coincidenza piuttosto strana, non vi pare?

– Ciao! Ancora a chattare eh!
– Hey Tux! Di nuovo da queste parti?
– Eh sì. Sai, dopo Impress ho pensato di iniziare a usare anche Writer
– E hai bisogno di una mano, vero?
– Mi sa proprio di sì!
– Non c’è problema. Come ti avevo già detto, siamo qui per questo.
– Grazie mille. Comunque, questa volta non sono completamente “a secco” di nozioni. Più o meno l’interfaccia è simile agli altri editor di testo.
– Più o meno sì, ma ci sono alcune cosette un po’ più “folkloristiche”.
– Benissimo, sono tutt’orecchi.
– Dunque, vediamo… immaginiamo che tu debba scrivere un breve testo, magari corredato da qualche immagine e con una formattazione un po’ particolare.
– Perfetto, proprio quello di cui avevo bisogno. Partiamo.
– Dunque, apri Writer facendo clic sull’icona azzurra che trovi sul desktop, esattamente come faresti se dovessi caricare Impress.
– Perfetto, lo avevo già fatto. Comincio a prendere confidenza, visto?
– Benissimo, padroneggiare le interfacce è un aspetto molto importante quando si utilizza un programma. Dunque, hai aperto Writer e ti trovi davanti il tuo nuovo documento vuoto, giusto?
– Esatto, direi che adesso dovremmo cominciare a riempirlo, no?
– Certo, siamo qui per questo:-) Dunque, facciamo finta che tu debba scrivere la lista di tutti i tuoi DVD mettendo a fianco di ognuno una breve descrizione, gli attori, il regista, l’anno di uscita e anche una foto della copertina. Per prima cosa ci vuole un titolo: che ne dici di “Collezione DVD di Tux”?
– Direi che può andare.
– Perfetto, allora scrivilo e poi, utilizzando il classico strumento per centrare il testo, portalo al centro della prima riga. Ricorda che anche con Writer basta sostare un attimo su un bottone per far apparire una breve spiegazione delle funzioni che svolge: pratico per rinfrescarsi la memoria se si hanno dei dubbi. Una volta centrato il testo aumentane il corpo. Per farlo basta evidenziarlo col mouse e aumentare il valore numerico che trovi indicato nella barra degli strumenti di formattazione: impostalo a 20.

– Ok, in fin dei conti è piuttosto facile! Però adesso vorrei cambiare il tipo di carattere: sai, quello che mette di default non mi piace, si vede male.
– Eh sì, purtroppo OpenOffice.org gestisce i caratteri indipendentemente dall’interfaccia grafica e alcuni di essi possono risultare un po’ “bruttini” esteticamente. In ogni caso quando stamperai il tuo documento appariranno “belli e nitidi” come ti aspetteresti. Esiste il modo di installare nuovi caratteri, ma oggi non credo che ne parleremo: prima di correre impariamo a camminare, Ok?
– Hai ragione: andiamo avanti.

– Dunque, per cambiare il tipo di carattere devi evidenziare il testo in questione e scegliere un altro font dal menu a tendina che trovi nel menu di formattazione. Se vuoi un font che si veda meglio a video ti consiglio di selezionare, se è presente nell’elenco, “Utopia”: vedrai che andrà meglio. Una funzione molto interessante è proprio quella del menù a tendina: a differenza di altri editor in esso non solo è visualizzato l’elenco dei font, ma anche l’aspetto che avranno a video.
– È vero, ed effettivamente è un aspetto che alcuni trascurano. Molto bene, ho selezionato utopia ed effettivamente così è un po’ più gradevole.
– Bene, adesso vai a capo un paio di volte e riallinea a sinistra il cursore. Se per caso sei abituato ad utilizzare i simboli di formattazione (che poi non verranno stampati) niente paura: per farli apparire fai clic sul terzo pulsante a partire dal fondo della barra laterale alla tua sinistra. Adesso inserisci questi dati, lasciando una riga vuota tra uno e l’altro e una tabulazione (il tasto della tastiera con le due frecce sopra quello col lucchetto) dopo i due punti: Titolo: Pulp Fiction / Regista: Quentin Tarantino / Durata:147 minuti / Attori: John Travolta, Samuel L. Jackson, Tim Roth, Amanda Plummer, Uma Thurman, Bruce Willis. Hai fatto?
– Sì, tutto a posto. Si possono differenziare un po’ i font?
– Certamente: evidenzia “Titolo:” e scegli di farlo Grassetto e Sottolineato con gli appositi pulsanti del menù di formattazione, dopodiché evidenzia “Pulp Fiction” e scegli di farlo “Italico“. Ripeti l’operazione anche per le altre voci.

– Perfetto! Posso anche cambiare il colore?
– Naturalmente: evidenzia “Titolo:” e clicca sul pulsante del menu di formattazione che raffigura una A rossa. Se fai clic una sola volta il testo prenderà lo stesso colore della lettera, mentre se tieni premuto il pulsante ti si aprirà un menu dal quale potrai scegliere altri colori. Scegli il colore che vuoi e associalo ad ogni voce sottolineata. Poi fai lo stesso anche con il titolo e mettilo in grassetto.

– Ma come, mi dai già da fare i compiti a casa? Che tiranno!
– Eh eh, eh…
– Fatto, questa del menù proprio non l’avrei scoperta da solo.
– Fa parte di quelle cose “folkloristiche” di cui ti parlavo prima. Ok, adesso inseriamo la foto della copertina. Ci sono diversi modi per inserire elementi grafici, tutti accessibili dal menu Inserisci -> Immagine: noi sceglieremo la voce da file e andremo a selezionare il file di cui abbiamo bisogno all’interno della cartella nella quale è contenuto. Hai per caso la foto con la copertina? Se no metti un’altra foto e appena te la sei scaricata la sostituisci.
– Ok, dovrei averla da qualche parte. Ecco: trovata e inserita.
– Perfetto, ora bisogna impostare qualche parametro per fare in modo di poter mettere la foto dove più ti piace. Fai clic una volta sull’immagine: verrà selezionata e ti comparirà da qualche parte nel foglio l’icona di un’ancora.
– Sì, la vedo: cosa devo fare?
– Fai clic con il tasto destro sull’ancora e ti comparirà un menù tramite il quale potrai modificare diversi parametri della foto. Quello che ci interessa in questo momento è Ancoraggio. Questa voce ci permette di selezionare il punto di ancoraggio dell’immagine, cioè il punto rispetto al quale verrà riferita la stessa. Per capire meglio di cosa si tratta prova a sceglierne uno a caso e a trascinare l’immagine sul foglio. Adesso scegline uno diverso e fai la stessa cosa: visto che le cose cambiano?
– Eh sì, a seconda di quello che seleziono l’immagine si integra diversamente con il testo.
– Esattamente. Adesso scegli la voce Ancoraggio -> Alla pagina. Dopo averlo fatto fai clic due volte sull’immagine: ti si aprirà un menù attraverso il quale potrai variare molti parametri. Quello che ci interessa è Scorrimento -> Destra: in questo modo potrai affiancare l’immagine a sinistra del testo, lasciando quest’ultimo sulla destra con la stessa formattazione che gli avevi dato prima. Se questa soluzione non ti piace puoi sempre sceglierne un’altra: fai un po’ di prove, così intanto fai anche pratica

– Benissimo! Si possono cambiare un sacco di cose: quando seleziono l’immagine mi compare addirittura un nuovo menù strumenti con il quale posso ritoccare la foto variando colore, luminosità, contrasto.
– Esattamente, stavo proprio per fartelo notare.
– Comincio a imparare!
– Adesso non ti resta altro da fare che ripetere le stesse operazioni e aggiungere gli altri film. Un paio di consigli: generalmente è meglio scrivere prima tutto il testo e poi aggiungere foto e formattazione che ti portano sempre via un po’ di tempo. Capita a volte che all’inizio di un nuovo paragrafo, il font venga riportato a quello di default: beh, riseleziona quello che stavi usando e vai avanti. Può anche accadere che, dopo aver inserito una foto, Writer non visualizzi più il testo evidenziato (benché comunque lo evidenzi) o alcuni parametri dei menu (ad esempio il menu dell’ancoraggio): riducendo ad icona la finestra e riaprendola dovrebbe tornare tutto alla normalità. Se vuoi conoscere qualche dato interessante sul documento che stai scrivendo (numero di parole, numero di caratteri…) vai su File -> Proprietà -> Statistiche: troverai tutto quello che cerchi.
– Grazie mille per le dritte!
– Figurati! Comunque non è detto che si verifichino, a me a volte succede e a volte no. D’altronde qualche piccolo bug c’è dappertutto: l’importante è lavorare per eliminarlo, e quelli di OpenOffice.org hanno sempre fatto un buon lavoro. Ah, quasi dimenticavo: come faresti se dovessi scrivere un carattere accentato maiuscolo?
– Farei il carattere maiuscolo e poi gli metterei accanto un apostrofo, mi sono sempre arrangiato così.
– Qui non è necessario: per farlo basta premere il tasto di blocco maiuscole (quello con il simbolo del lucchetto, sulla tastiera) e poi battere normalmente il carattere.
– Fantastico! Era ora che qualcuno pensasse a una soluzione alternativa.
– Eh sì, sono proprio queste le cose che rendono il tuo lavoro più veloce e piacevole.
– Perfetto, allora anche per oggi ti lascio tornare ai tuoi impegni e vado a finire la mia lista di DVD! – Grazie mille e alla prossima!
– Di nulla, siamo qui per dare una mano, no?

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