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Buco da 100 miliardi di dollari in AOL TW

31 Gennaio 2003

Buco da 100 miliardi di dollari in AOL TW

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In USA le nuove regole sulla compilazione dei bilanci mettono in difficoltà il gigante AOL Time Warner e Ted Turner abbandona per dedicarsi alla filantropia

Un altro colosso della new economy, frutto della fusione tra nuovo e vecchio, AOL Time Warner inizia a scricchiolare paurosamente e Ted Turner lascia per dedicarsi alla filantropia. I dati economici parlano di perdite nette per 100 miliardi di dollari nel 2002, la perdita più pesante registrata da un’azienda americana.

Dopo le nuove regole, più rigide, che guidano la compilazione dei bilanci volute dal mercato finanziario americano, le magagne vengono fuori. Eccome!
Così vengono a nudo le catastrofiche perdite di AOL TW, che grosso modo corrispondono al prodotto interno lordo dell’Irlanda, dovute soprattutto alla vertiginosa caduta del valore della parte Internet dell’azienda: AOL.

Sono passate solo due settimana dalle dimissioni di Steve Case dalla poltrona di presidente del mega-gruppo; dimissioni giudicate simboliche di questo crollo e che provano, secondo alcuni, la scelleratezza della fusione tra AOL e Time Warner.

Richard Parsons, dirigente esperto e da poco alla guida del gruppo, si era affannato a minimizzare queste perdite, cercando di attirare l’attenzione sulla crescita del gruppo nelle attività, senza dire però degli interessi che paga sulle perdite.

Nel quarto trimestre lo sviluppo è aumentato del 3 % per 2,6 miliardi di dollari, ma nel settore tradizionale dei media e dell’intrattenimento ha visto una crescita a due cifre.
E anche la pubblicità ha visto una crescita del fatturato del 10 % (per 41 miliardi di dollari) ma sui supporti tradizionali, come stampa e televisione.

Per gli analisti, diversamente dalle aziende dell’e-business, AOL TW ha subito più tardi il contraccolpo dello scoppio della bolla speculativa. Il motivo sta nel fatto che il mega-gruppo aveva stipulato anni prima contratti pubblicitari a lungo termine, scaduti nel 2002 e non più rinnovati.

Intanto, come preannunciavamo, un altro storico personaggio del gruppo e del settore media americano, fondatore della CNN, Ted Turner ha, a sorpresa, annunciato le sue dimissioni da vicepresidente del consiglio di amministrazione di AOL TW.

“Dopo una lunga riflessione – scrive Turner, spiegando anche che si vuole dedicare alle sue numerose attività filantropiche – ho deciso di lasciare il mio posto di vicepresidente di AOL Time Warner”.

Ted Turner è ormai un distinto signore, con i capelli d’argento e una vita sentimentale movimentata. A lui si deve l’invenzione, nel 1985, di un network di informazione attivo 24 ore su 24, la CNN.

“Continuerò ad appoggiarmi alla saggezza e ai consigli di Ted – dichiara un equidistante Parsons, sulla linea di quanto dichiarato dopo l’addio di Case – so che servirà bene la nostra impresa negli anni a venire”, aggiungendo che vede in lui un “visionario” e un “genio”.

“Non ho preso questa decisione alla leggera – aggiunge un sentimentale Ted Turner – come sapete questa azienda è stata una parte importante della mia vita. Ho un profondo rispetto per lei (rivolto al presidente), i dirigenti del gruppo e i miei colleghi del consiglio di amministrazione. E con questo gruppo in sella sono sicuro che l’azienda potrà andare avanti e arrivare al suo vero potenziale”.

Ma se Case e Turner erano, secondo quanto dice Parsons, due così grandi “geni” e “visionari”, come spiega il buco da 100 miliardi di dollari?

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