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Bush prepara lo scudo stellare a difesa del cyberspazio

19 Settembre 2002

Bush prepara lo scudo stellare a difesa del cyberspazio

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Bush si lancia in un piano di sicurezza del cyberspazio, una sorta di “scudo spaziale” del mondo virtuale e lo affida a Richard Clarke, suo consigliere speciale.Il piano, che è …

Bush si lancia in un piano di sicurezza del cyberspazio, una sorta di “scudo spaziale” del mondo virtuale e lo affida a Richard Clarke, suo consigliere speciale.
Il piano, che è stato presentato ieri alla Stanford University, svelato a grandi linee da un articolo di Cnet News.

Secondo Cnet (che dichiara di aver visto una brutta copia del progetto), il governo federale si appresta a spendere 10 milioni di dollari per i centri che dovrebbero riconoscere e rispondere agli attacchi informatici.

Un progetto che è ancora in fase evolutiva e che riportava (in una sezione del documento poi cancellata) la richiesta ai privati di contribuire con soldi a un fondo per assicurare le reti di calcolatori.

In pratica, nel documento si chiedono modifiche ad alcuni protocolli Internet per fornire un più alto livello di sicurezza. In particolare i protocolli Border gateway Protocol (BGP), che gestiscono i dati tra reti interconnesse e il DNS (Domain Name System) che associa indirizzi Web alfanumerici a indirizzi numerici.
Un piano di urgenza per rispondere ad eventuali attacchi di terroristi informatici e la definizione di norme tecniche generali che regolano Internet.

Sul piano dei supporti, si parla di dare spazio e incoraggiare iniziative per dare maggiore fiducia nell’informatica (le “trustworthy computing”), come il progetto Palladium di Microsoft.

Il governo sorveglierà più da vicino gli sviluppi nel settore dell’informatica quantica, degli agenti intelligenti e della nanotecnologia.
Tutto, per prevenire i potenziali pericoli che potrebbero presentarsi nell’applicare queste tecnologie (oppure per farne un uso militare ndr).

Come dicevamo all’inizio, questo è un progetto in divenire. Infatti, contrariamente alla prassi, questo piano non è un vero e proprio progetto, ma piuttosto un canovaccio da seguire per suscitare commenti da latri settori del governo e del privato.

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