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Registrazione telematica dei contratti d’affitto: dal 1° marzo scatta l’obbligo per chi possiede almeno 100 unità immobiliari

31 Gennaio 2002

Registrazione telematica dei contratti d’affitto: dal 1° marzo scatta l’obbligo per chi possiede almeno 100 unità immobiliari

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Una circolare dell'Agenzia delle Entrate completa la disciplina in materia di registrazione telematica dei contratti di locazione. L'entrata in vigore dell'obbligo per i possessori di almeno 100 unità immobiliari è stata rinviata al 1° marzo 2002

In considerazione dell’impatto che gli adempimenti previsti dall’art. 5 del d.p.r. 5 ottobre 2001, n. 404 hanno prodotto in termini di organizzazione e adeguamento dei sistemi informativi, la registrazione online dei contratti di locazione e di affitto di beni immobili diventerà obbligatoria, per i possessori di almeno 100 unità immobiliari, solo a partire dal 1° marzo 2002 e non, com’era originariamente previsto, dal 1° gennaio.

Questa è una delle più rilevanti disposizioni contenute nella circolare 7 gennaio 2002, dell’Agenzia delle Entrate, che è intervenuta a completare il quadro normativo costituito dal d.p.r. 5 ottobre 2001, n. 404 – pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 267, del 16 novembre 2001, e di cui si è già parlato in questa rubrica – e dal decreto direttoriale 12 dicembre 2001, dell’Agenzia delle Entrate, di cui si è già trattato in precedenza.

In base alle norme attualmente in vigore, infatti, la procedura telematica, che sostituisce i quattro passaggi attualmente previsti (suddivisi tra uffici del registro e sportelli bancari) per la registrazione dei contratti di locazione e di affitto di beni immobili, può essere utilizzata da tutti gli utenti interessati – non solo dai “grandi contribuenti” – già dal 1° gennaio 2002, in alternativa al metodo tradizionale.

La registrazione può essere effettuata, direttamente o tramite gli intermediari abilitati, utilizzando il servizio “Entratel”.

La circolare precisa, inoltre, che per il versamento delle imposte non è più possibile servirsi del RID, ma è necessario effettuare il pagamento attraverso il modello F24 telematico, per il quale occorre essere titolari di un conto corrente presso uno degli Istituti di credito convenzionati, l’elenco dei quali è disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

L'autore

  • Annarita Gili
    Annarita Gili è avvocato civilista. Dal 1995 si dedica allo studio e all’attività professionale relativamente a tutti i settori del Diritto Civile, tra cui il Diritto dell’Informatica, di Internet e delle Nuove tecnologie.

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