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Impossibile bloccare lo spam?

30 Maggio 2001

Impossibile bloccare lo spam?

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“Ci sono 24 milioni di piccole imprese negli Stati Uniti – dichiarava recentemente Scott Hazen Mueller, presidente di un’associazione anti-spam – se anche solo l’1 % di queste imprese vi …

“Ci sono 24 milioni di piccole imprese negli Stati Uniti – dichiarava recentemente Scott Hazen Mueller, presidente di un’associazione anti-spam – se anche solo l’1 % di queste imprese vi inviasse un messaggio pubblicitario all’anno, avreste 657 messaggi all’anno nella vostra casella di posta elettronica”.

Queste parole indicano il disagio di molti degli internauti americani che ogni giorno si vedono intasare la propria casella di posta da messaggi spazzatura, senza che le autorità federali si decidano a legiferare.

Ogni internauta, in media, riceve quotidianamente decine di “spams”. Un metodo giustificato dal basso costo di una campagna pubblicitaria su Internet.

Secondo uno studio realizzato dall’Unione europea, il prezzo medio per ogni contatto realizzato con questo tipo di campagna negli Usa è di 10 cents, contro i 50 cents o 1 dollaro per ogni invio attraverso il servizio postale tradizionale.

Non solo. Il 18 % degli internauti clicca su questi messaggi di posta elettronica pubblicitari per consultarli, contro un misero 0,65 % di contatti attraverso i banner pubblicitari.

Lo spam, dunque, ha un minor costo per l’impresa ma un grande costo per il consumatore.
Infatti, secondo la Commissione europea gli internauti pagano complessivamente 10 miliardi di euro per la spesa di connessione dovuta allo scaricare i messaggi e a leggerli.

Senza contare i costi sopportati dai fornitori di accessi in termini di banda passante, di software di filtro, di materiale e personale per trattare le mail supplementari e di clienti scontenti.

Secondo AOL, il 30 % della posta elettronica che transita attraverso la sua rete è formata da messaggi non richiesti.

Bloccare questo brutto fenomeno non è semplice. Anche se una ventina di stati negli Usa hanno approvato leggi anti-spam, si tratta di leggi troppo limitate geograficamente.
Basta, infatti, che i server siano alle isole Cayman e si sfugge alle legislazioni locali.

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