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Arriva dalla Germania un’altra condanna contro il deep linking

30 Marzo 2001

Arriva dalla Germania un’altra condanna contro il deep linking

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Un giudice tedesco ha condannato una società che utilizzava illecitamente i link verso le pagine interne del sito di un'impresa concorrente, oltrepassando l'home page.

StepStone, il portale leader in Europa nella ricerca di personale on line, ha ottenuto, nel gennaio scorso, un’ingiunzione contro una società concorrente, da parte di un giudice tedesco, finalizzata a impedire la creazione di collegamenti ipertestuali verso le sue pagine Web.

Si è trattato di una delle prime decisioni giudiziarie che hanno applicato la Direttiva europea 96/9/CE sulla protezione dei dati personali, per combattere il deep linking, cioè l’utilizzo, sul proprio sito Internet, di link che indirizzino direttamente verso le pagine interne di un altro sito, senza visualizzare la relativa URL.

L’OFiR, una società danese proprietaria – come la StepStone – di portali per la ricerca di personale on line, in Inghilterra, Germania, Danimarca e Francia, utilizzava i link verso le pagine di StepStone.com per aumentare il suo volume d’affari. Questi link oltrepassavano l’home page di StepStone, e impedivano la visualizzazione dei suoi annunci pubblicitari e l’identificazione della sua URL da parte degli utenti.

OFiR, pertanto, poteva presentare un volume consistente di annunci, disponibili a partire dal suo stesso sito e aumentare contestualmente quello delle aziende che utilizzavano i suoi servizi.

L’ingiunzione ha imposto all’OFiR di risistemare il suo sito e di eliminare i collegamenti contestati.

Adrian Lifely, avvocato presso lo studio Osborne Clarke, che rappresenta la Stepstone, ha commentato che non tutti i link sono illegali – se così fosse la crescita di Internet si arresterebbe – ma i tribunali europei devono essere chiamati a intervenire quando i link sono eccessivi e pregiudizievole per il sito al quale rimandano. L’ingiunzione costituisce, perciò, un precedente importante, dal momento che le controversie di questo genere si stanno moltiplicando.

L'autore

  • Annarita Gili
    Annarita Gili è avvocato civilista. Dal 1995 si dedica allo studio e all’attività professionale relativamente a tutti i settori del Diritto Civile, tra cui il Diritto dell’Informatica, di Internet e delle Nuove tecnologie.

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