Durante un dibattito tenutosi all’interno del salone del WinHec, Michael Slater, uno dei più noti analisti informatici statunitensi, ha dichiarato che IBM ha giocato sporco nel settore dei processori. Secondo Slater, infatti, non ci sarebbero differenze sostanziali tra i Celeron e gli altri Pentium, anche se questi ultimi costano più cari della linea economica di processori messi in vendita dal gigante americano.
Le differenze di prezzo tra i processori Intel, secondo l’analista, non troverebbero giustificazioni nelle prestazioni. Il Pentium II a 400 Mhz, ad esempio, viene venduto ad un prezzo quasi doppio rispetto al Celeron 400 Mhz, che costa solo 133 dollari. Le prestazioni di quest’ultimo, però, sarebbero inferiori solo del 5%.
Slater ha anche spiegato che i costruttori tendono a montare sui PC equipaggiati di Pentium II o III hard-disk più rapidi e schede grafiche migliori per dare una sensazione di maggiore velocità.
Chi utilizza prevalentemente programmi di tipo office (Word o Excel ad esempio) potrebbe non trovare nessuna differenza utilizzando un Pentium III a 500 Mhz o un Celeron 300A. Questo è infatti più lento del processore più caro solo dell’1,5%.
Per quanto riguarda il Pentium III Slater ha sostenuto che le differenze con il Pentium II sono minime. “Sembra un Pentium II Plus – ha aggiunto – non è un veramente un nuovo processore”.