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Le distribuzioni di Linux

11 Marzo 1999

Le distribuzioni di Linux

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Linux in se stesso è disponibile gratuitamente sulla rete, ma molte società assemblano le cosiddette distribuzioni, che sono delle versioni di Linux pronte per l'uso. Ecco quanto dovete sapere per muovere i primi passi nel "mondo dei pinguini".

Che cos’è una distribuzione?

Linux in se stesso è disponibile gratuitamente sulla rete, ma molte società assemblano le cosiddette distribuzioni, che sono delle versioni di Linux pronte per l’uso. Comprendono un ambiente Linux completo, un programma di installazione guidata, qualche programma aggiuntivo e/o commerciale, il supporto e l’assistenza tecnica.

I tool d’installazione/configurazione e il numero e il tipo di pacchetti software che accompagnano il sistema base, rappresentano le peculiarità di una distribuzione Linux rispetto a un’altra. Il kernel non basta, occorrono infatti almeno un compilatore e una serie di applicativi per poter sfruttare il sistema operativo. In questo senso chiunque si occupi di rendere disponibile una distribuzione, cerca nel modo che ritiene migliore di rendere Linux più “amichevole”, aggiungendo tool e utility di vario genere per raggiungere lo scopo.

Un discorso a parte va fatto per le micro/minidistribuzioni. Si tratta molto spesso di uno o più dischetti che contengono un Linux orientato a particolari obiettivi. Tali obiettivi in genere sono l’utilizzo di emergenza per recuperare sistemi danneggiati, l’uso per testare o monitorare la sicurezza di rete, oppure semplicemente dimostrare la potenza di Linux anche in così poco spazio, magari permettendo di far partire un sistema più o meno completo su macchine su cui Linux non c’è: un esempio per tutti è quello dei laboratori didattici delle università. Tali particolari distribuzioni esulano dagli scopi prefissati di questo documento.

Ma torniamo a parlare di distribuzioni vere e proprie, e soprattutto corpose. Non esiste una sola distribuzione di Linux. Ne esistono invece diverse, disponibili sui siti FTP o in vendita sui CD-ROM.

Un po’ di storia

All’inizio della diffusione di Linux, l’unico modo per avere una distribuzione era quello di metterla su dischetti dopo averla scaricata da Internet. Possiamo facilmente immaginare i problemi legati alla mancanza di affidabilità dei supporti magnetici. L’avvento dei CD-ROM e dei lettori (dovuto all’abbassamento dei prezzi) ha fatto sì che il CD diventasse il supporto migliore per le distribuzioni. Da quel momento in poi hanno cominciato a comparire i primi CD commerciali contenenti Linux. Debian è l’unica distribuzione significativa non commerciale.

Benché la maggior parte delle distribuzioni sia sempre disponibile sui siti FTP, risulta più conveniente acquistarne una su CD, eventualmente arricchita da manuali e documentazione varia), oppure procurarsela da qualcuno in grado di masterizzare i CD.

La scelta

La differenza fondamentale tra le distribuzioni scaricabili da siti FTP o distribuite con le riviste e le distribuzioni commerciali ufficiali riguarda, a vantaggio di queste ultime, la presenza di eventuale software commerciale, il supporto tecnico all’installazione e la presenza di manuali cartacei spesso molto corposi. Tale differenza, naturalmente, si paga!

Non è possibile stabilire razionalmente quale sia la distribuzione migliore. Dipende molto dall’esperienza, il modo migliore sarebbe quello di provarne più di una e poi scegliere quella che meglio si adatta alle proprie esigenze. Alcune distribuzioni inoltre sono ottimizzate per usi diversi. Per esempio la scelta può dipendere dal tipo di utente (principiante proveniente dal mondo DOS o esperto) o dall’uso che si farà del sistema su cui andrà installata (computer di casa, server Internet, ecc.).

Consideriamo ora alcune distribuzioni specifiche e facciamo qualche esempio. In questo momento la distribuzione commerciale Red Hat, attualmente alla sua release 5.2, sembra essere la più diffusa ed anche la più distribuita con le riviste del settore (inter.net e dev per esempio). Questo è dovuto in gran parte alla facilità di installazione e configurazione. Esistono infatti molti tools grafici e non per il setup del proprio sistema, per l’installazione dei pacchetti software (l’avanzato sistema RPM) e per la manutenzione (utenti, file-system, ecc.). Qualche appunto per quanto riguarda la stabilità e il test dei pacchetti forniti sarebbe comunque da fare.

La distribuzione non commerciale per eccellenza (GNU) è la Debian. Oltre al discorso ideologico che per brevità non viene qui affrontato, è una robusta distribuzione recentemente arricchita da un numero di pacchetti molto grande (intorno ai 1500 con la release 2.0). Benché sia possibile installare anche pacchetti RPM e TGZ, la Debian utilizza un suo standard (DEB) caratterizzato da potenti script di installazione e configurazione. Il programma per la gestione di questi pacchetti (dselect) è forse l’unico punto debole per via della difficoltà di utilizzo. Dalla prossima release comunque le cose dovrebbero cambiare. I pacchetti DEB sono efficienti e testati a fondo prima di poter entrare nella distribuzione ufficiale. Questi sono solo alcuni esempi di differenze tra due delle più diffuse distribuzioni.

Sempre per quanto riguarda la scelta della distribuzione mi sembra utile citare il documento che raccoglie le FAQ su Linux (in italiano) di Marco Iannacone che a sua volta cita l’editore del Linux Journal:

  • se tutti coloro che conoscete utilizzano una particolare distribuzione e voi siete alle prime armi, scegliete quella stessa distribuzione.
  • se vi piace fare le cose direttamente – e cioè compilare ed installare tutto voi stessi, probabilmente Slackware è ciò che fa per voi.
  • se volete fare quello che fa la maggioranza, scegliete RedHat.
  • se volete TUTTO, installate Suse.
  • se volete la distribuzione più commerciale o siete un VAR, usate Caldera.
  • se per voi la filosofia del free software è la cosa più importante, o volete essere coinvolti nello sviluppo di una distribuzione scegliete Debian.

Questo è il parere di Phil Hughes. Probabilmente qualunque altro utente Linux vi direbbe cose diverse.

La domanda ora dovrebbe essere: come faccio a procurarmi una distribuzione? Le risposte sono molteplici. Si può ricorrere alle citate riviste (metodo economico e semplice). Attenzione che molto spesso, data la dimensione elevata di molte distribuzioni, i CD-ROM delle riviste non distribuiscono tutto, spesso non ci sono i sorgenti, non ci sono i pacchetti aggiuntivi (i contrib di RedHat e Debian per esempio) o gli aggiornamenti, così come i pacchetti non-free e non-us di Debian (rispettivamente i pacchetti non distribuibili sotto la licenza GNU o i pacchetti che hanno alcuni problemi con l’esportazione secondo la legge americana (generalmente si tratta di software legato alla crittografia).

Altrimenti si può ricorrere a qualche amico o a qualche LUG (Linux Users Group) vicino a casa propria per farsi prestare o masterizzare una copia di qualche distribuzione. Chi ha una connessione dedicata a Internet può anche scaricarsi dai siti FTP l’intera distribuzione; il download via modem non è consigliato soprattutto perché verrebbe a costare un po’ troppo rispetto ad un cd. Comunque ecco una piccola (anzi microscopica) lista di siti FTP:

Come verrà specificato nella sezione dedicata alla trattazione delle singole distribuzioni è spesso possibile (almeno per le distribuzioni commerciali) acquistare i CD ufficiali direttamente dal produttore. Altrimenti ci si può rivolgere alle aziende che riproducono i CD-ROM e li vendono a prezzi molto interessanti. Spesso è richiesta la carta di credito per il pagamento. Ecco alcuni indirizzi utili:

Su http://www.linux.org/vendors si può trovare un elenco con ulteriori aziende.
Per quanto riguarda i distributori italiani, ci sono alcune librerie:

  • Libreria dell’informatica – Galleria Pattari 2, 20122 Milano
  • Libreria HOEPLI – Via Hoepli 5, 20121 Milano
  • Libreria ATHENA – Via Campi 284/A (zona universitaria) – 41100 – Modena http://www.mondolinux.com
  • Mondadori Informatica Multicenter, Via Berchet 2, Milano.

Una volta che vi siete procurati una distribuzione potete usarla per fare quante installazioni volete su quante macchine volete; potete copiare i CD, farne copie per chi volete e persino venderle. Questo non è possibile per quanto riguarda gli eventuali software commerciali presenti in alcune distribuzioni.

Ecco le distribuzioni
Passiamo ora a presentare una lista un po’ più dettagliata delle distribuzioni.

Caldera OpenLinux

(WWW: http://www.caldera.com FTP: ftp://ftp.caldera.com)
Piattaforme: Intel

Per uso commerciale. Si può scegliere tra OpenLinux Lite, OpenLinux Base e OpenLinux Standard. La prima è una versione gratuita di valutazione; la seconda è un sistema operativo completo con desktop integrato, componenti server e client per Internet, Netscape Navigator e documentazione completa; la terza comprende in più software commerciale come il server Web Netscape FastTrack, Navigator Gold, il database ADABAS D, la suite di StarOffice, Caldera OpenDOS e una serie di client e tool per Netware.

Caldera OpenLinux è una vera workstation UNIX, stabile e paragonabile a prodotti enormemente più costosi. L’installazione è rapida e guidata da menu, con auto-riconoscimento delle periferiche. Una nota a parte va riservata al desktop integrato corredato di tool di configurazione, editor e file manager grafici, capacita di drag’n’drop e ampie possibilità di personalizzazione.

Può essere acquistata per e-mail, telefono, fax o semplicemente per posta. Caldera offre supporto telefonico e via e-mail, tranne che per la versione Lite.
Caldera vende anche Word Perfect e altre applicazioni commerciali come WABI e Corel Draw.

Craftworks Linux

(WWW: http://www.craftwork.com)
Piattaforme: Intel, Alpha

Una distribuzione completa con molti tool e pacchetti software.

Debian GNU Linux

(WWW: http://www.debian.org FTP: ftp://ftp.debian.org/debian)
Piattaforme: Intel, m68k, Sparc, Alpha e in futuro ARM, PPC e UltraSparc

È quasi l’unica distribuzione che non ha alcuno scopo commerciale. Debian è mantenuta da una serie di volontari (così come il kernel di Linux) e chiunque può prendersi le immagini e produrre liberamente CD Debian. Debian Linux 2.0 è un sistema completo. Utilizza eseguibili ELF e libc6.

È una distribuzione facilmente aggiornabile e corredata da un grande numero di pacchetti software liberamente distribuibili. I principali vantaggi di Debian sono il suo sviluppo aperto e la potente gestione dei pacchetti e delle loro dipendenze. Debian è sviluppata cooperativamente attraverso Internet, seguendo lo stesso spirito che è alla base di Linux e degli altri progetti open-source. Più di 400 persone lavorano per migliorare il sistema e mantenere gli oltre 1500 pacchetti.

Si caratterizza per un avanzatissimo sistema di bug tracking; è molto facile per chiunque riportare bug e problemi di sicurezza. Entro poco tempo sarà disponibile la nuova release (forse quando leggerete questo documento sarà già disponibile sui siti ftp). Debian è una distribuzione veramente dinamica, periodicamente vengono distribuiti aggiornamenti e i siti che la distribuiscono vengono modificati quasi giornalmente. Debian è adatta a chi ha conoscenza dei sistemi Unix ma non solo. Può utilizzare diverse fonti per l’installazione incluso l’accesso a un server FTP.

I pacchetti.deb sono di grande aiuto nella gestione dei pacchetti software. Permettono con facilità e potenza installazione, aggiornamento e rimozione. Purtroppo il programma che al momento guida l’utente nell’installazione dei pacchetti (dselect) è complicato da utilizzare.
Per sapere come fare a partecipare allo sviluppo di Debian Linux, visitate il sito ufficiale.

Mandrake

(WWW: http://www.linux-center.org/mandrake)
Piattaforme: Intel
La distribuzione Mandrake può essere utilizzata su tutte le architetture Intel e compatibili (486, Pentium, Pentium-Pro, Pentium MMX, Pentium II e tutti i cloni). Linux Mandrake cerca di combinare la potenza dei sistemi Unix con la flessibilità del KDE, il potente desktop grafico. Contiene il famoso Web server Apache, il GIMP 1.0, Netscape 4.05 e molto altro software.

LinuxPPC

(WWW: http://www.linuxppc.org)
Piattaforme: Power PC
Distribuzione dedicata ai computer Macintosh con processore Power PC.

Linux Pro

(WWW: http://www.wgs.com)
Sviluppata dalla Workgroup Solutions, comprende 6 CD-ROM e la Linux Encyclopedia, più di 1600 pagine di documentazione con tutorial sull’installazione, configurazione, kernel hacking, ecc. Comprende anche un sacco di materiale su CD fra cui archivi di tutti i newsgroup dedicati a Linux, Mini-HOWTO, e molto altro. La versione Pro è su 7 CD.

Linux Router project (LRP)

WWW: http://www.psychosis.com/linux-router/
Si tratta di una minidistribuzione di Linux che sta su un singolo floppy da 1.44MB studiata per il networking. Permette di installare e gestire un router o un terminal server.

LinuxWare

(WWW: http://www.trans-am.com)
Piattaforme: Intel
Sviluppata dalla Trans-Ameritech, è rivolta a studenti e utilizzatori domestici. Si installa da Windows, Windows 95 e DOS da qualunque lettore di CD-ROM.

MkLinux

(WWW: http://www.mklinux.apple.com)
Piattaforme: Power Macintosh
Sviluppata dalla Apple Computer/The Open Group Research Group.

Mulinux

(WWW: http://www4.pisoft.it/~andreoli/apps/mulinux/)
Piattaforma: Intel
Una piccola implementazione di Linux che sta su un singolo floppy. Fornita di configurazione rete e schede ethernet, ppp, Web server, browser testuale lynx, sendmail, news, pop3, e molte altre cose. Da provare, se non altro per vedere cosa può fare Linux su un solo dischetto. Con un ulteriore dischetto si può anche usare X.

NoMad

(WWW: http://www.nomadlinux.com)
Nata per la gestione di un sistema con facilità di installazione e aggiornamento dei pacchetti. Il suo scopo principale è quello di far felice il suo creatore e di dargli qualcosa da fare nel tempo libero.

Red Hat Software

(WWW: http://www.redhat.com FTP: ftp://ftp.redhat.com)
Piattaforme: Sparc, Intel e Alpha (non supportate: PPC, ARM, m68k, SGI)
Red Hat produce distribuzioni Linux su CD che sono orientate alla facilità di gestione. Includono tool di configurazione grafici, la gestione dei pacchetti RPM. La distribuzione Red Hat è sicuramente una delle più facili da installare. L’interfaccia grafica permette quasi da subito di installare il sistema lavorando con X. Molto semplice è anche la creazione del boot disk adatto al proprio sistema.

Secondo la Red Hat stessa una volta installata una loro distribuzione non dovrebbe essere più necessario reinstallarne altre, perché le procedure di upgrade sarebbero perfette. A mio avviso non è esattamente così, forse in futuro… Red Hat è adatta a chi conosce poco o niente i sistemi Unix, non crea problemi di scelta del boot disk adatto al proprio sistema; è multipiattaforma e le versioni per le diverse architetture sono uniformi; permette molteplici metodi di installazione compresa quella tramite FTP; i pacchetti RPM (RedHat Package Manager) rendono facilissime le operazioni di installazione, aggiornamento o rimozione dei pacchetti; una volta terminata l’installazione si ha già un buon sistema configurato.

Allo stesso tempo bisogna fare attenzione alla release ufficiale che contiene applicazioni commerciali che non è consentito distribuire né installare su più di una macchina. Non è possibile installare la distribuzione dai dischetti. Purtroppo alcuni utili strumenti per la configurazione del sistema sono disponibili solo in versione grafica, per cui non sono utilizzabili se non si installa X. Il programma di installazione non supporta hardware vecchio.
Red Hat si può acquistare direttamente dalla Red Hat software oppure dai numerosi distributori.

Slackware

(WWW: http://www.cdrom.com FTP: ftp://ftp.cdrom.com/pub/linux/slackware)
Piattaforme: Intel
La distribuzione Slackware è prodotta dalla Walnut Creek. Si tratta di una distribuzione completa orientata esclusivamente verso i processori Intel.

È una distribuzione adatta agli utenti che hanno già una conoscenza dei sistemi Unix, permette di installare Linux anche su sistemi con poche risorse (memoria o spazio su disco), può essere trasferita anche su dischetti 1.4M, contiene un buon numero di immagini di dischi di avvio, permette l’installazione su un filesystem UMSDOS, i nomi dei pacchetti rispettano lo standard 8.3 del DOS e dei CD-ROM ISO-9660. Allo stesso tempo però ha una installazione un po’ complicata per l’utente inesperto e non dispone di un sistema per gestire i pacchetti software e il loro aggiornamento.

Stampede Linux

(WWW: http://www.stampede.org)
Nuova distribuzione. Consultate il sito per saperne di più.

S.u.S.E.

(WWW: http://www.suse.com FTP: ftp://ftp.suse.com)
Piattaforme: Intel
S.u.S.E produce una interessante distribuzione commerciale in inglese e in tedesco e in parte in italiano, fornita di una raccolta di archivi su CD. Molto probabilmente la distribuzione SuSE (giunta al momento alla release 5.3) è la distribuzione più facile da installare per tutti, grazie ai comodi menu che guidano l’utente nel corso di tutte le fasi della messa a punto del sistema.

Si tratta di YaST, un efficientissimo tool per l’installazione e la manutenzione di tutto il sistema, inclusa la gestione dei pacchetti software (RPM come quelli della Red Hat). Inoltre vengono offerti una serie di server X (XSuSE) che supportano anche le più recenti schede grafiche. Sono inclusi nella recente release 5.3 il kernel 2.0.35, il KDE 1.0, GIMP 1.0, SaX (un tool avanzato per la configurazione di XF86).

La distribuzione comprende 875 pacchetti software con i sorgenti, un live file system, un manuale di qualche centinaio di pagine, YaST (permette anche la configurazione di rete, ISDN, posta elettronica, stampanti, X), XSuSE, documentazione ed help online, possibilità di provare il sistema direttamente da CD-ROM o su una partizione DOS. SuSe è adatta a utenti con poca conoscenza dei sistemi Unix.

Contiene un grande numero di dischetti di avvio adatti ad una grande varietà di hardware. Permette l’installazione da molte fonti, incluso l’accesso a un server FTP. Il già citato programma di installazione e configurazione è molto raffinato, senza bisogno di ricorrere a X. I pacchetti RPM hanno i vantaggi notevoli già citati per la distribuzione Red Hat. Anche qui il sistema che si ha alla fine dell’installazione ha già una buona configurazione di partenza.
Anche per quanto riguarda SuSE bisogna fare attenzione alle limitazioni per i software commerciali che fanno parte della distribuzione ufficiale. Non è possibile installare il sistema da dischetti. La distribuzione ufficiale su CD-ROM può essere acquistata direttamente dalla SuSE o da uno dei distributori. Il supporto gratuito è incluso e dura 60 giorni.

Tomsrtbt

(WWW: http://www.toms.net/rb/)
Piattaforme: Intel
Un dischetto di emergenza di boot e root con molte utility.

Trinux

(WWW: http://www.trinux.org)
Piattaforme: Intel
Microdistribuzione che può essere fatta partire da floppy o da una partizione Windows. È fornita di una serie di tool per la sicurezza di rete.

TurboLinux

(WWW: http://www.pht.com)
Piattaforme: Intel, Alpha?, Power PC?
Sviluppata da Pacific Hi-Tech, contiene un buon numero di applicativi, una GUI con un desktop facile da utilizzare, documentazione e supporto tecnico. Attualmente per Intel i386, ma in futuro per DEC Alpha PPC.

UltraPenguin

(WWW: http://sunsite.mff.cuni.cz/linux/ultrapenguin-1.0/)
Piattaforme: UltraSparc I e II

Yggdrasil Computing

(WWW: http://www.yggdrasil.com)
Piattaforme: Intel
Yggdrasil produce molta documentazione per Linux ad ampio raggio e una particolare distribuzione Plug and Play, che permette di provare Linux direttamente da CD, sul quale si trova un intero file system. Purtroppo questa distribuzione è ferma alla fine del 1995 e al kernel 1.2.13.

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