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BadTrans: come difendersi dal nuovo virus

29 Novembre 2001

BadTrans: come difendersi dal nuovo virus

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BadTrans si sta diffondendo a una velocità impressionante, infettando una grande quantità di computer. Eccovi alcune semplici regole di prevenzione e le istruzioni per cancellare il virus se siete già stati infettato

Solitamente non pubblico avvisi a proposito di virus, perché tanto la solfa da ripetere è sempre la stessa: non aprire gli allegati qualunque ne sia la fonte, non usare Outlook, usare un antivirus e tenerlo sempre aggiornato, bla bla bla), ma stavolta mi tocca fare un’eccezione perché, a quanto pare, moltissimi miei lettori sono infetti dal virus BadTrans e stanno diffondendo l’infezione ad altri.

Ho, infatti, ricevuto una vera ondata di messaggi infetti negli ultimi due giorni. Il meccanismo è sempre lo stesso: arriva un messaggio vuoto, contenente un allegato (di 29 k) con due estensioni (.doc.scr,.mp3.scr, e così via), che all’esame con l’antivirus risulta essere una copia del
virus BadTrans.

Se vi interessano i dettagli tecnici, comprese le procedure di disinfezione, trovate tutto qui
(in inglese).

Il virus BadTrans è parecchio cattivo. Fra le altre cose, registra tutto quello che scrivete al computer (con tanto di data, nome utente e applicazione usata) e lo manda di nascosto via e-mail a un indirizzo dove presumibilmente c’è l’autore del virus. In altre parole, se siete infetti, tutto ciò che avete scritto, compresi documenti privati, aziendali e password di accesso, è ora nelle mani dell’autore del virus.

Per evitare di creare panico ingiustificato, vorrei precisare chi è vulnerabile a questo virus: BadTrans colpisce soltanto chi usa Windows in combinazione con Outlook. Se non usate Windows, o se usate Windows con altri programmi di posta, siete immuni a questo virus (ma non per questo dovete abbassare la guardia).

IMPORTANTE: se usate Outlook, non è necessario aprire l’allegato per infettarsi. È sufficiente visualizzare il messaggio. Dice Trend Micro: “It does not require the email receiver to open the attachment for it to execute. It uses a known vulnerability in Internet Explorer-based email clients (Microsoft Outlook and Microsoft Outlook Express) to automatically execute the file attachment. This is also known as Automatic Execution of Embedded MIME type.”

Teoricamente, la vulnerabilità sfruttata da questo virus (Automatic Execution of Embedded MIME type) è già stata corretta da Microsoft nelle ultime patch di aggiornamento scaricabili gratuitamente
dal sito Microsoft.

Ma se, come tantissimi altri utenti, non avete installato tutti gli ultimi aggiornamenti di Outlook, siete a rischio infezione. Fra l’altro, fate attenzione: la patch è per Internet Explorer, _non_ per Outlook come verrebbe spontaneo pensare. Infatti Outlook usa Internet Explorer per visualizzare l’e-mail contenente allegati multimediali.

E ancora una volta Outlook è il veicolo di un’infezione informatica; francamente comincio ad averne un po’ piene le scatole. Non si può più argomentare che i virus colpiscono Outlook perché Outlook è il programma più diffuso: la realtà è che lo colpiscono perché è pieno di falle come questa, che sono un invito a nozze per gli autori di virus. Non si può più argomentare che il software è una cosa complicata e che errori come questi sono presenti in tutti i programmi: se così fosse, come mai il mio Eudora Light 3.0 per Windows, classe 1997 (vecchio dunque di quattro anni, un’eternità in informatica), non ha mai avuto bisogno di aggiornamenti e non si è mai permesso di eseguire automaticamente qualunque cosa ricevuta via Internet, mentre Outlook sforna aggiornamenti e correzioni a getto continuo?

Per cui, a costo di ripetere la solita solfa, ecco la versione riveduta delle mie quattro regole d’oro della sicurezza informatica:

  1. Non usate Outlook; ci sono molti altri programmi gratuiti molto meno insicuri.
  2. Non aprite mai un allegato a un messaggio, di qualunque genere sia (immagine, suono, testo) e chiunque ne sia il mittente (anche e soprattutto se si tratta di qualcuno che conoscete), senza sottoporlo a un controllo con un antivirus aggiornato di fresco (diciamo cinque minuti prima).
  3. Anche dopo un controllo antivirus, aprite soltanto gli allegati che vi aspettavate di ricevere. Cancellate tutti gli altri. Resistete alla curiosità.
  4. Non usate Outlook.

L'autore

  • Paolo Attivissimo
    Paolo Attivissimo (non è uno pseudonimo) è nato nel 1963 a York, Inghilterra. Ha vissuto a lungo in Italia e ora oscilla per lavoro fra Italia, Lussemburgo e Inghilterra. E' autore di numerosi bestseller Apogeo e editor del sito www.attivissimo.net.

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